È arrivato il giorno della finale. Non la trasferta più lontana, che resta Trieste, ma la più delicata, quella con la posta in palio più alta. L’onda rosanero si sposta a Padova e questa volta sono il doppio, forse il triplo rispetto alla gara sul Lago di Garda, a Salò.
Sono arrivati da tutte le regioni d’Italia. Qualcuno anche dall’estero. Ovviamente i residenti in Veneto o in Friuli sono stati fortunati perché hanno viaggiato meno ma tantissimi sono arrivati anche da Palermo, dopo 1400 chilometri di viaggio affrontato con qualunque mezzo: auto, treno, pullman, aereo. L’entusiasmo è lo stesso delle precedenti trasferte playoff ma la tensione è maggiore.
Padova colorata di rosanero fin dal mattino: Prato della Valle, Piazza delle Erbe, Piazza dei Signori, Piazza della Frutta. Le mete storiche più importanti della città Veneta hanno visto scorrere migliaia di tifosi giunti in citta fin dal mattino o primo pomeriggio. C’è un gemellaggio fra le due tifoserie che rende la trasferta tranquilla e poco a rischio e dunque si può passeggiare indisturbati fra i tifosi locali che, a loro volta, vivono anche loro una giornata di attesa e di entusiasmo. Se non fosse che la posta è altissima sarebbe solo una bella giornata di amicizia e di sport. Ma in entrambe le tifoserie c’è la consapevolezza della delicatezza del match.
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