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Padova-Palermo, Baldini: "Al Barbera giocheremo come se avessimo perso"

Silvio Baldini in sala stampa dopo Padova-Palermo

Il primo round è rosanero. Ma la salita ancora non è terminata, c’è il gradino più alto. Il Palermo espugna di misura l’Euganeo di Padova e adesso attende i biancoscudati per il ritorno al Barbera domenica 12 giugno.

Mister Baldini è intervenuto in conferenza stampa post match: "Ho tolto Floriano perché era già programmato. Aveva fatto pochi allenamenti con noi, era rientrato da poco. Era normale che non avesse 90 minuti nelle gambe. C’era la possibilità di fare questo cambio con Soleri, soprattutto per i calci piazzati e avevamo bisogno di centimetri in area. Questa è stata la motivazioni. Inoltre Soleri quando entra sappiamo che spesso fa gol. L’abbiamo affrontata come una finale secca. Abbiamo anche avuto due ripartenze finali importanti e per pochi centimetri non siamo riusciti a finalizzare. Ma questo adesso non conta. Domani dobbiamo pensare che abbiamo perso e dobbiamo rimontare due gol al Padova".

Continua Baldini: "Io penso solamente ad allenare la squadra, in questo momento. A Palermo tutti fanno sentire il proprio senso di appartenenza. Capisco benissimo le parole di Oddo, dal suo punto di vista è abbastanza normale. Noi dobbiamo semplicemente pensare che abbiamo perso. Una statua se andiamo in B? Io non voglio nulla, mi accontento del rispetto e della fiducia che tutti i palermitani mi danno da sempre".

"Assenza Damiani? Abbiamo vinto anche quando ci sono state delle assenze a centrocampo. Mi dispiace perché era il suo momento della stagione, è stato decisivo. È un'assenza però a cui possiamo riparare. Non conta chi gioca, conta la prestazione. Abbraccio con Fella? Lui e io sappiamo perché, domenica alla fine della partita ve lo sveleremo (sorride, ndr)".

Sul salvataggio in extremis di Marconi: "Il calcio è questo, è fatto di episodi. Era lì e c'è riuscito. Anche Massolo è stato decisivo".

In sala stampa è intervenuto anche il trequartista Nicola Valente: "È stato un percorso bellissimo, fino ad oggi. Siamo qui a giocarci le nostre carte, ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia e dobbiamo cercare il massimo domenica prossima".

"Vi dico onestamente che questa squadra qua ha sempre lavorato come sta lavorando ora. Abbiamo sempre creduto di poter arrivare fino in fondo. Adesso abbiamo i 90 minuti più difficili, più importanti. So che la squadra è stata contestata, ma noi abbiamo sempre lavorato per costruire qualcosa, partendo dalle fondamenta. Per domenica bisogna assolutamente stare sul pezzo. Rischio di eccesso di euforia? Si gestisce con il lavoro, il mister sa toccare i tasti giusti. Noi abbiamo ancora fame, vogliamo dare gioie a questa città e vogliamo lavorare bene per domenica".

"Sul salvataggio di Marconi? Siamo un gruppo di ragazzi fantastici, ha fatto anche oggi una partita stupenda. Tutti i miei compagni hanno fatto dei playoff incredibili e sono onorato di far parte di questa famiglia. Non importa chi segna, l'importante è vincere. Baratterei tutto per la promozione. Io devo essere solamente utile alla causa. Se ci riesco sono contento, se segna un altro non cambia nulla".

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