Dire che la vigilia del voto a Palermo è stata caotica è un eufemismo. E non solo per i casi giudiziari. Le ultime ore, quelle che hanno preceduto l'apertura dei seggi, sono state frenetiche, al limite della suspense, a causa del forfait improvviso di oltre un centinaio di presidenti e scrutatori. E in realtà il caos regna ancora. Per risolvere l'inconveniente, la Prefettura è stata impegnata per tutta la notte provando disperatamente a nominare i sostituti in extremis così da consentire il regolare svolgimento delle operazioni elettorali. Un tentativo che però è andato a buon fine solo in parte.
A seggi già aperti, infatti, erano una cinquantina le sezioni elettorali dove mancavano ancora i presidenti per avviare le operazioni. In alcune sezioni gli scrutatori sono ancora in attesa, ma non possono far altro che rispedire a casa gli elettori. "Abbiamo lavorato tutta la notte per reperire presidenti. Attualmente circa 50 seggi non sono ancora aperti ma stiamo notificando altrettante nomine", ha detto Antonio Le Donne, segretario generale del comune di Palermo.
Fra le sezioni non ancora aperte o aperte in ritardo c'è la 415 dell'istituto Majorana di via Astorino dove è stato trovato un presidente ed è arrivato alle 10 (ma la procedura burocratica per l'avvio delle operazioni comporta del tempo). Una sezione ferma anche al vicino istituto Ignazio Florio di San Lorenzo, alla San Domenico Savio (sezione 563), alla Gregorio Russo di via Tindari, o alla scuola Serpotta al Borgo Vecchio.
A 4 ore dall'apertura dei seggi mancava il presidente anche nelle sezioni 114, 67, 384, 37 della scuola Valverde, 85, 67, 136 nel quartiere Zen 2, così come nella scuola elementare Ettore Arculeo, nel quartiere Zisa, dove alcune sezioni sarebbero ancora chiuse. Nella scuola Bragaglia su 5 sezioni solo una avrebbe aperto i battenti agli elettori. Difficoltà anche nelle sezioni 236 e nella scuola Giorgio La Pira, così come nella scuola Bentivegna dove la la sezione 411 e nella 222 del plesso Marvuglia nella zona di via don Orione.
Malumori e disagi sono stati segnalati in diverse sezioni anche nel corso della notte: gli scrutatori erano stati convocati alle 16 di ieri e le operazioni preliminari dovevano durare al massimo 4 ore mentre sono rimaste bloccate fino a notte fonda. "Siamo qua dalle tre e mezza del pomeriggio, in cinque scrutatori in attesa di un presidente che non è mai arrivato. Siamo stanchi, disperati: basta", ha detto Marcella Garbini, 49 anni, quando era già notte. La donna è scrutatrice nella sezione 196, che si trova nell'istituto comprensivo Cruillas in via Salerno, periferia di Palermo.
"Siamo praticamente sequestrati ed è chiaro che non ci possiamo allontanare perché rischiamo una denuncia penale per abbandono di seggio elettorale - ha raccontato - Ci hanno ripetutamente assicurato che il presidente sarebbe arrivato: finora ancora non si è visto nessuno". Ed era già passata la mezzanotte quando l'Ansa riportava il suo sfogo.
"Abbiamo anche chiamato la Prefettura per chiedere informazioni - ha spiegato -. Ci hanno detto di avere pazienza, ma sono trascorse quasi 10 ore. Ma fino a che punto sarà possibile? Ci ritroviamo qua senza ancora avere preso possesso della sezione e rischiamo seriamente di lavorare tutta la notte se riusciranno a trovare un presidente. E poi si proseguirà per tutta la domenica". Per cena, ha aggiunto Marcella, "siamo stati costretti a ordinare le pizze per mangiare qualcosa, ci hanno lasciato al caldo senza acqua per l'intero pomeriggio. Sembra una commedia dell'assurdo. Siamo prigionieri al seggio".
Dal Comune intanto precisano: "Abbiamo lavorato intensamente tutta la notte e stiamo procedendo con la notifica di nomina di presidente di sezione ad alcuni titolari di posizioni organizzative del comune di Palermo per colmare i vuoti che si sono determinati nei vari seggi", dice Alessandra Autore, dirigente responsabile dell'ufficio elettorale. Chi fosse interessato a ricoprire la carica di presidente di sezione elettorale può inviare una mail indicando nome, cognome, recapito telefonico e indirizzo a: [email protected]. Tra i requisiti indispensabili: il diploma di scuola superiore, il godimento dei diritti politici, non aver precedenti penali e non aver parenti che sono candidati. Il compenso è di 280 euro per l'impegno nell'intera tornata elettorale, agli scrutatori va qualcosa in meno.
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