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La setta, i complici, l'esorcismo: tutto sulla strage di Altavilla Milicia

Cosa emerge dalle indagini sulla mattanza nel Palermitano: Giovanni Barreca si era convinto che la sua famiglia fosse posseduta dal demonio e per questo ha ucciso moglie e figli

Giovanni Barreca e Antonella Salamone il giorno del matrimonio

Si era convinto che la sua famiglia fosse posseduta dal demonio e per questo ha fatto ricorso a un esorcismo. Sarebbe questa la motivazione dietro alla strage di Altavilla Milicia scoperta ieri (11 febbraio): un imbianchino di 54 anni, Giovanni Barreca, ha ucciso la moglie Antonella Salamone, di 41, e i due figli maschi, Kevin di 16 ed Emanuel di 5 anni. Una figlia 17enne della coppia si è salvata ed è stata trovata dai militari in stato confusionale: è stata lei a raccontare che il padre si è alzato nel cuore della notte farneticando che in casa c'era il demonio.

L'esorcismo

Il rituale dell'esorcismo che potrebbe essere alla base della mattanza, sarebbe stato di inaudita violenza, con i due figli strangolati con una catena. L'assassino pare sia un fanatico religioso che apparteneva alla comunità evangelica locale e avrebbe torturato il figlio più piccolo di appena cinque anni prima di togliergli la vita.

Barreca aveva preso le distanze dalla chiesa evangelica, aveva una vera e proprio ossessione per il diavolo. I carabinieri sospettano che abbia ucciso nel folle proposito di liberare la famiglia da presenze demoniache. Lo confermano anche le parole della figlia superstite: «Hanno fatto un esorcismo per scacciare il demonio», avrebbe detto la ragazza ai carabinieri, accusando il padre e la coppia di amici che frequentava Barreca per motivi religiosi (Sabrina Fina e Massimo Carandente).

In casa con i cadaveri

Il delitto risale alla notte tra venerdì 9 e sabato 10 febbraio. Il corpo della donna è stato trovato carbonizzato nel giardino di casa. Antonella Salamone, infatti, è stata trovata dopo ore di ricerche da parte degli investigatori. Pezzi del suo corpo dati alle fiamme erano a poca distanza dalla casa, sotto un cumulo di terra. Il marito l'avrebbe uccisa e poi avrebbe bruciato i resti.

Secondo i primi rilievi - ma l'autopsia darà risposte più precise - la moglie sarebbe stata assassinata giorni fa, i figli venerdì. Barreca e la figlie superstite, dunque, sarebbero stati giorni con i cadaveri in casa.

La dinamica e il movente della strage sono ancora tutti da chiarire, anche se pare che la molla che ha spinto Barreca sia proprio l'ossessione religiosa. Le autopsie diranno come sono state uccise le tre vittime e potranno confermare l'ipotesi secondo la quale i ragazzini sarebbero stati strangolati con delle catene.

I gatti erano il demonio

«Per Giovanni Barreca i gatti erano il diavolo, me lo scrisse in un messaggio ricevuto col telefonino. Io amo i gatti, a casa mia ne ho settanta. Avevo paura per i miei animali». Il racconto è quello di Pascale Ballof, vicina di casa della famiglia sterminata nella villetta di Altavilla. La donna, di origini tedesche, che vive a Palermo, si è precipitata nella sua villetta ad Altavilla dopo avere appreso della tragedia.

«Mi sembrava diabolico - ha riferito ancora la vicina -, avevo paura di lui. Parlava del diavolo, una volta spense la luce di una madonnina che avevo nel mio giardino, perché diceva che esisteva solo Dio».

Le difficoltà economiche

Da quanto è emerso che la famiglia fosse in gravi difficoltà economiche e il marito avrebbe maltrattato la moglie, originaria di Aragona. L'imbianchino che ad Altavilla Milicia ha ucciso la moglie e due suoi figli perché voleva liberarli da Satana, viveva tra difficoltà economiche e tensioni alleviate soltanto dal suo accanimento per dottrine religiose, predicatori sul web e riunioni di preghiera nella sua villetta, circondato dagli ulivi.

Lo hanno raccontato anche Salvina Licata ed Elisabetta Cassano, zia e nonna di Antonella Salamone, le prime parenti ad arrivare sul posto della strage: «Lavorava molto come muratore e operaio ma i soldi non bastavano mai. Lei invece faceva la badante».

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