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La strage di Altavilla, il fratello di Antonella: «Quei due dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote»

Calogero Salamone accusa Sabrina Fina e Massimo Carandente e il cognato Giovanni Barreca: «Lui non ha problemi psichici è sano di mente che non passi questa versione perché ha sempre imbrogliato le cose»

Palermo Strage ad Altavilla Milicia, Giovanni Barreca uccide la moglie e due figli e si consegna ai Carabinieri .Ph.Alessandro Fucarini.

«Mi sorella ha detto che queste due persone sono entrate nella loro famiglia. Gli dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e praticamente dovevano essere bruciati e sepolti i demoni. Noi pensavamo che parlassero in modo figurato, ma cercavamo di dire a nostra sorella di mandare via queste persone. Praticamente quello che li teneva in casa era lui. Loro si sono infilati in casa e gli hanno detto che dovevano dormire lì per togliere gli spirti di casa». Lo ha detto Calogero Salamone, fratello di Antonella, la donna uccisa ad Altavilla insieme ai due figli di 15 e 5 anni, in un’intervista al Tg1. Salamone fa riferimento a Sabrina Fina e a Massimo Carandente, i due indagati assieme Giovanni Barreca per il triplice delitto.

«Abbiamo detto a mia sorella di andare via ma lei non riusciva a partire perché i miei nipoti erano abituati qua. Io l’amavo mia sorella e i miei nipoti», ha aggiunto l’uomo tra le lacrime prima di parlare del cognato: «Lui non ha problemi psichici, è sano di mente, che non passi questa versione perché ha sempre imbrogliato le cose».

Il fratello della donna è stato sentito in caserma dai carabinieri che indagano sulla strage di Altavilla Milicia.

Nella foto di Alessandro Fucarini, i carabinieri davanti l'abitazione dei Barreca

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