Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

A Palermo presa d'assalto la scuola Madre Teresa di Calcutta, simbolo di integrazione

Furti e vandalismi nel plesso di via Fiume. «Non riesco a darmi pace», dice la preside Sara Inguanta, che dirige un istituto frequentato da alunni di svariate nazionalità

Raid di vandali alla scuola Madre Teresa di Calcutta, in via Fiume, a Palermo, nuovamente nella zona della stazione centrale, dove in questi giorni si sono ripetuti gli episodi di criminalità. La scuola elementare e media si è svegliata stamattina (lunedì 23 ottobre) con i segni evidenti dell'assalto: ladri e vandali sono penetrati nell'istituto, presumibilmente nelle ore notturne.

«È vergognoso, io davvero non riesco a darmi pace», dice la preside Sara Inguanta. «Hanno rubato - prosegue - e quello che non sono riusciti a portare via lo hanno danneggiato. Tanti sacrifici per rendere la scuola confortevole e dotata di strumenti per la didattica e in una notte è stato tutto distrutto».

La scuola da lei guidata rappresenta il vero melting pot palermitano. Nei due plessi dell’Istituto comprensivo, quello di via Fiume danneggiato e razziato e quello di via Perez, studiano ragazzini e ragazzine cinesi, bengalesi, ghanesi, nigeriani, oltre ai palermitani. Un vero crogiolo eterogeneo di famiglie e religioni che convivono grazie all’impegno costante di insegnanti, educatori instancabili del sostegno e assistenti alla comunicazione.

«Adesso - continua la dirigente - devo cercare di trovare la motivazione per andare avanti. Certo, la troverò perché il nostro lavoro deve proseguire, ma oggi è davvero dura». Coloro che hanno fatto irruzione hanno portato via tanto materiale informatico e distrutto il materiale didattico. Hanno aperto tutti gli armadi e messo a soqquadro la sala musica, la sala computer, e sparso il materiale didattico per i corridoi. Un atto brutale per una scuola che ha sempre lavorato per l'integrazione e per la solidarietà tra gli alunni.

Nel quartiere ormai è allarme. Nei giorni scorsi i frati Minori della chiesa di Sant’Antonino hanno lanciato un appello al prefetto di Palermo, alle forze dell’ordine e all’amministrazione comunale per rendere più sicura la zona della stazione centrale ormai al buio da mesi e che la sera diventa molto pericolosa per i numeri scippi, aggressioni e furti che si verificano.

 

Caricamento commenti

Commenta la notizia