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Brunori, Soleri e Massolo: tutti gli assi nella manica di Silvio Baldini

Samuele Massolo

Arriva un momento in cui non si può avere paura di nessuno. È qualcosa che senti dentro, una sensazione quasi inspiegabile. Ma che non è frutto del caso. Il Palermo allenato da Silvio Baldini si sente esattamente così. La sensazione, è che solo il Palermo possa fermare sé stesso. O gli episodi, che nel calcio determinano eccome.

Ma se i rosanero resteranno loro stessi anche domenica al Barbera, nel ritorno della semifinale contro la Feralpisaló, ed eventualmente anche (lo sperano i tifosi) nella doppia sfida in finale, il sogno Serie B può diventare realtà.

E questo desiderio è alimentato dai numeri, incredibili, della squadra di Baldini: 14 risultati utili consecutivi di cui 9 vittorie e 5 pareggi. Nessuno vanta questa striscia positiva così lunga tra le 4 squadre rimaste in gioco per un posto nella serie cadetta. Solo la Feralpisalò era a quota 9 ma si è dovuta fermare proprio contro l'ira funesta dei siciliani che hanno "affogato" la squadra di Vecchi sul lago di Garda. Un netto 0-3, un risultato da capogiro.

Il Palermo può avere solo paura di sé stesso, anche perché Baldini ha degli assi nella manica davvero importanti e che da qui alla fine potranno decidere le sorti del club.

Giocatori che fanno la differenza sempre e comunque. Brunori su tutti. C'era chi addirittura storceva il naso quando era rimasto a secco nelle prime due gare dei playoff. Poi l'italo-brasiliano ha risposto sul campo: gol a Chiavari nell'andata dei quarti di finale e gol all'andata delle semifinali, questo mercoledì, che equivale anche alla sua prima rete su azione in questi spareggi promozione. Il resto parla da sé: 27 reti stagionali, 18 solo nel 2022. Una macchina da guerra a cui non si potrà fare a meno da qui alla fine della lotteria. Lui che è ad un passo dal record di marcature in una sola stagione detenuto da un certo Luca Toni (30 gol nella stagione 2003-2004), mentre il 26enne è fermo a quota 27.

L'attaccante del Palermo inoltre è nella lista degli 11 diffidati e dovrà stare attento a non prendere il cartellino giallo, pena la squalifica.

Soleri è l'altra freccia nell'arco d'oro di Baldini: 13 gol da subentrato. Un dato clamoroso e a volte quasi inspiegabile. L'attaccante scuola Roma ha provato a "giustificarsi" così: "Anche da titolare gioco bene, è solo una casualità", le sue parole al termine di Feralpisaló-Palermo.

La sua ultima rete non è stata mica male: colpo di testa di Luperini, il pallone rimbalza due volte sul terreno di gioco e Soleri, al volo, la mette all'incrocio dei pali. La palla sbatte sul palo e si insacca alle spalle di un Liverani incolpevole.

Da un reparto a quello diametralmente opposto. Sì, perché anche Samuele Massolo sta stupendo tutti. Ha già parato due rigori in questi playoff, uno in casa con la Triestina e uno a Salò, mercoledì, quando ipnotizzó l'attaccante dei verdiblù Luca Miracoli. Per i giuliani, era stato invece Procaccio a sbagliare. O meglio, a farselo parare. Perché le risposte di Massolo sono state convincenti in entrambi i casi, tali da poter dire che non si è trattato di errori da parte di chi è andato dal dischetto. Non giocava, adesso è il "superman" personale a disposizione della squadra.

E poi c'è Damiani, il centrocampista rinato nelle ultime 3 partite dei playoff. Sempre titolare nelle ultime due contro Virtus Entella (gara di ritorno dei quarti) e Feralpisaló. Uno spezzone di gara invece a Chiavari, dove era entrato molto bene. "Non per niente l'Empoli lo aveva tenuto - ha detto Baldini in conferenza stampa mercoledi - ha avuto sempre grande qualità e ora è cresciuto molto". Come dargli torto? Suo è stato l'assist per il gol del raddoppio di Floriano, a Salò, 2 giorni fa.

Poi ci sono anche giocatori come Fella e Odjer, che quando sono entrati in campo hanno sempre dato tutto in termini di qualità ed energia fisica. Il primo, ha addirittura blindato l'accesso alla semifinale con il gol del 2-2 ai danni della squadra di Gennaro Volpe. Fu la rete che mandò in visibilio i 33.024 del Barbera. Il Palermo e le sue frecce, non possono avere paura di nessuno, solo di loro stessi.

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