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Turn over o no, il dilemma di Baldini per Palermo-Feralpisalò

L'attaccante del Palermo Brunori

Allenamento nel tardo pomeriggio, per far fronte al caldo palermitano di questi giorni, di un’ora e mezza e poi cena al Barbera. Come l’ultima volta. Baldini crede tanto nella fede e nel destino e, probabilmente, certi rituali non vuole modificarli. Non adesso.

Così come nella vita, nello sport e quindi anche nel calcio non esistono certezze. Non esistono cose scontate, già scritte a priori. Tuttavia il 3 a 0 con cui il Palermo ha vinto a Salò consente ai rosanero di avere un piede, di mettere un leggero timbro nella finalissima degli spareggi promozione. Insomma, a meno di clamorose, imprevedibili e inimmaginabili cadute rovinose e dolorose, i rosanero sperano di riuscire a staccare il biglietto per la finalissima.

Anche perché, in casa Feralpisalò, per bocca degli stessi protagonisti, le chance di una loro possibile impresa vengono considerate ridotte al lumicino. Alla luce di questo, considerando la situazione dei diffidati e le condizioni di chi tira la carretta da tantissime partite, vale la pena chiedersi se nella gara di domenica sera sia auspicabile e opportuno un turnover, oppure continuare con la stessa squadra che sta operando questa cavalcata importante in tutti i playoff, oltre che nelle ultime gare di regular season.

Tenuto conto del risultato dell'andata, viste le condizioni atletiche di alcuni giocatori e visti gli 11 diffidati presenti in casa rosanero ci si chiede se Baldini strategicamente possa optare per apportare diverse variazioni nella cosiddetta "formazione tipo".

È vero anche che l'eccessiva strategia non fa parte della filosofia del tecnico rosanero perché se così fosse qualche minuto prima della sostituzione Brunori si sarebbe fatto ammonire per ripulire la propria fedina in vista di una sempre più probabile finalissima.

Turnover non significa mettere in campo le seconde linee ma prevedere quei tre o quattro cambi che possano consentire a qualcuno di rifiatare e ad altri di evitare un'eventuale ammonizione che comprometterebbe la gara di andata della finale.

Tre o quattro cambi nella formazione iniziale con chi durante questi spareggi ha dato ampie garanzie in fatto di prestazioni quando chiamato in causa. Insomma non significa stravolgere la formazione ma soltanto di inserire alcuni giocatori che in queste ultime partite hanno dato garanzie sul piano del rendimento e di stare sul pezzo. Come ha sempre chiesto Baldini.

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