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Palermo, i lavori al sottopasso di via Crispi bloccano mezza città: «Basta caos, vanno fatti la notte»

Un inferno. I volti degli automobilisti in coda per i lavori al sottopasso di via Crispi a Palermo lasciano intuire lo sconforto, le loro parole lo confermano, come è possibile ascoltare nel video di Davide Ferrara. Foro Italico, la Cala, tutta la zona del porto già dalle prime ore della mattina sono un delirio di clacson, un lungo puzzle di vetture in coda che procedono a ritmo lento. Così lento che c'è chi dice di aver impiegato un'ora per percorrere poche centinaia di metri. E oggi, giorno in cui il Comune in extremis ha pensato di sospendere parzialmente la Ztl in via Roma (ma solo dalla stazione verso il centro), il traffico è bloccato anche lì. Insomma, la soluzione cercata dall'amministrazione in realtà non ha attutito i disagi.

Lo dimostrano i commenti degli automobilisti in coda, quasi tutti si chiedono perché non si studiavano altre strategie per la seconda fase dei lavori di manutenzione straordinaria del sottopasso nella corsia in direzione porto. «Il cantiere va tenuto aperto solo la notte e non di giorno quando la gente deve andare al lavoro», è opinione diffusa tra gli automobilisti spazientiti per il tempo trascorso nel traffico. «Se è impossibile operare la notte - dice uno di loro - allora perché non si pensava di fare i lavori d'estate quando c'è meno gente in città?».

L'intervento al sottopasso di via Crispi è partito ieri mattina e subito ha provocato il caos in quella zona della città. La conclusione dei lavori è prevista entro 90 giorni, come previsto nell’accordo quadro per la manutenzione straordinaria di ponti, sottopassi, sovrappassi e strade di proprietà comunale. La fase uno nei mesi scorsi aveva coinvolto la carreggiata lato monte.

«La necessità dei lavori di messa in sicurezza del sottopasso è imprescindibile - ha commentato il sindaco Roberto Lagalla - e l’assessore Orlando garantisce che avranno una durata contingentata, per ridurre al minimo i disagi. L’amministrazione cerca anche le soluzioni alternative per chi deve spostarsi. Per ridurre ulteriormente l’impatto della chiusura del sottopasso, faccio appello ai cittadini, che capiranno l’esigenza di un’opera attesa da tempo, a un utilizzo maggiore del trasporto pubblico e della micro-mobilità».

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