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Frana tra Belmonte e Ciaculli, la strada ancora chiusa diventa «cimitero» di auto rubate

Sono trascorsi circa dieci mesi da quando, a causa di una caduta di massi, conseguenza del maltempo, è stata chiusa la strada provinciale 37. Una arteria importante che collega Palermo da Ciaculli, Gibilrossa a Belmonte Mezzagno, Misilmeri, Santa Cristina Gela e altri piccoli comuni limitrofi.

La strada, dopo l'intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile è stata chiusa ma da allora non c'è stato alcun intervento per mettere in sicurezza il tratto diventato un autentico punto di riferimento di ladri di automobili.

Lungo il percorso, infatti, sono presenti parti di autovetture, "cannibalizzate" e lasciate al centro della carreggiata sulla quale ovviamente non circola più alcun mezzo. La chiusura del tratto ha creato, fra l'altro, enormi difficoltà per lavoratori pendolari e studenti di Belmonte Mezzagno che devono per forza percorrere strade alternative per arrivare e tornare a Palermo.

Dopo circa una settimana dalla frana che ha interessato la strada provinciale, i cittadini di Belmonte Mezzagno sono scesi in piazza per protestare davanti l'ingresso del Comune del Palermitano dando luogo ad un'assemblea cittadina, denominata “Facciamo Fronte Comune”, indetta dal coordinatore cittadino del Pd, Maurizio Milone, adesso primo cittadino, alla quale hanno aderito diversi partiti politici, oltre a deputati regionali e nazionali.  "Praticamente siamo tagliati fuori dal mondo - ha spiegto in quell'occasione Milone – . Belmonte è in ginocchio. Questo imponente dissesto idrogeologico necessita di interventi sull’intera area con corposi investimenti di risorse finanziarie".

Lo scorso 5 novembre è stata convocata una riunione nella prefettura di Palermo, in cui si è discusso della galleria interessata dal cedimento di una porzione della parete rocciosa che ha danneggiato la struttura. Dall'incontro emersero due linee guida: il primo intervento per riguardare la verifica della stabilità del costone roccioso con conseguente progettazione e messa in sicurezza, rimozione dei massi adagiati sulla struttura della galleria, e quindi la verifica della stabilità di quest’ultima con intervento di ripristino strutturale. La seconda azione per il potenziamento e sviluppo della viabilità alternativa in attesa del ripristino della-SP37.

"L’odissea sembra non avere fine - ha detto il sindaco Milone - . Le dimissioni anticipate dal presidente della Regione siciliana, si sono abbattute, prepotentemente, sulle nostre speranze, nutrite in questi ultimi mesi, per un’accelerazione dei tempi per la riapertura della strada. La conseguenza è che il momento della riattivazione si allunga, con tutti gli inevitabili disagi per i cittadini belmontesi, di Gibilrossa e Ciaculli, che hanno necessità di percorrere l’arteria stradale, dovranno subire. L’amministrazione comunale di Belmonte Mezzagno, manifesta contrarietà e rincrescimento per le complicazioni sopravvenute e indice un’assemblea pubblica per martedì 30 agosto, alle 18, in piazza Garibaldi".

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