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La strada per Belmonte chiusa: tutto pronto, il progetto può andare alla Regione

La strada chiusa per la frana

«Il progetto per la messa in sicurezza della strada provinciale 37 che collega Palermo con Belmonte Mezzagno è pronto per essere trasmesso alla Regione che dovrà finanziarlo. Anche dagli uffici del Comune di Palermo sono arrivati tutti i pareri sulla fattibilità dell'opera, adesso tocca al governo regionale recuperare i fondi. Ma occorre che si faccia in fretta perché da ormai quasi un anno la strada è chiusa dopo che una parte del costone roccioso è franata sulla barriera paratassi». Lo dice Carmelo Miceli, consigliere comunale del Pd il quale già in passato, da deputato, ha firmato un'interrogazione alla Camera chiedendo interventi e la nomina di un commissario straordinario per le strade provinciali siciliane, dopo le ripetute frane dello scorso inverno.

«Il Comune di Belmonte Mezzagno è isolato da quasi un anno - aggiunge Miceli -, anche le strade alternative sono chiuse per la stessa ragione, ad eccezione di quella che porta a Misilmeri, unica via d'uscita per chi ha bisogno di spostarsi. È chiaro che si tratta di un disagio enorme per i tanti pendolari costretti ogni giorno a raggiungere i comuni della provincia. Il progetto adesso c'è, chiedo dunque al governo regionale di attivarsi immediatamente per recuperare i circa 6 milioni per la realizzazione dei lavori. Non è più possibile rimandare l'apertura della strada e soprattutto la sicurezza per chi la percorre».

Nei giorni scorsi il sindaco di Belmonte Mezzagno Maurizio Milone aveva annunciato un imporante passo in avanti per sbloccare l’iter per gli interventi sulla strada provinciale 37 chiusa da dieci mesi. «La competenza del parere di valutazione di incidenza ambientale è del Comune di Palermo - aveva reso noto - e dunque non è più necessario, ritrasmetterlo all’Arta. Di conseguenza non è necessario e oltretutto vincolante effettuare il pagamento di 2 mila euro per l’esame del progetto».

Era stato questo uno degli elementi che aveva determinato lo stop di un iter burocratico che agli abitanti di Belmonte Mezzagno, Misilmeri, Gibilrossa, Piano Stoppa pesa come un macigno. «Dopo la manifestazione di protesta – dice Milone - che si è tenuta in piazza Garibaldi, ho avuto un colloquio telefonico con l’ingegnere Claudio Tascone, funzionario tecnico della Città Metropolitana, nominato Responsabile unico del procedimento per il progetto definitivo degli interventi di mitigazione del rischio geomorfologico per il tratto della strada provinciale 37 di Gibilrossa a sua volta redatto dal professor Fabio Cafiso e il cui importo complessivo dei lavori ammonta a 6 milioni 70 mila euro. Tascone mi ha rassicurato che l’area della Pianificazione urbanistica ha rilasciato il parere di conformità urbanistica» e che «l’ingegner Cafiso ha predisposto la relazione per la procedura di valutazione di incidenza ambientale, necessaria per il rilascio del parere definitivo del Vinca, da parte del responsabile dell'Unità di Valutazione ambientale strategica del Comune di Palermo». Un parere necessario per passare alla fase del finanziamento dell'opera. «Successivamente, al rilascio del parere Vinca, il progetto può essere trasmesso alla Regione, al dottor Maurizio Croce nella qualità di soggetto attuatore per l’espletamento delle procedure relative alla realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, per l’individuazione delle fonti di finanziamento. Che a sua volta sarà trasmesso al governo regionale per lo stanziamento delle somme necessarie e per la realizzazione dell’opera».

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