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A Palermo un macchinario contro l'emergenza buche: 2 mila riparazioni in 3 mesi

Una macchina per fronteggiare l'emergenza buche a Palermo. La Rap l'ha presentata per il primo intervento in piazza Giovanni Paolo II, a pochi metri dallo stadio Barbera.

Un macchinario che permette di effettuare le riparazioni senza creare dislivelli con l’asfalto circostante. Il procedimento prevede l’utilizzo di una piastra riscaldante, additivo rigenerante, aggiunta di asfalto a caldo e successiva compattazione. Una seconda tappabuchi arriverà nelle prossime settimane. «Abbiamo tramite gara affidato a una prima società e a breve anche ad una seconda, il ripristino delle buche fatto con un’apparecchiatura nuova, la cosiddetta tappabuche - dice Girolamo Caruso amministratore unico di Rap -. Dovremmo poter fare qualcosa come 2000 ripristini in tre mesi, stessa cosa con la seconda».

Un contratto da 136.900 euro e valido per tre mesi, stessa cifra e durata anche per la seconda società che fornirà altre due macchine tappabuche per un totale di quattro in grado di riuscire ad effettuare circa 4 mila riparazioni, alle quali vanno chiaramente aggiunte quelle di più piccolo rilievo che verranno effettuate dagli operatori già in servizio.

Le interviste di Marcella Chirchio a Gianfranco Battiato, presidente del gruppo Rodevo; e a Girolamo Caruso, amministratore unico Rap

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