Ritorna a Bagheria, da giovedì 24 a domenica 27 novembre, con la sua sesta edizione, lo Sfincione Fest, l’evento dedicato allo sfincione bianco bagherese e alla promozione dei lievitati siciliani. Dopo una terza edizione di grande successo pre-Covid del 2019, si tornerà in presenza con una nuova location, la centralissima piazza Garibaldi, antichissima piazza tra i primi insediamenti cittadini su cui si affaccia Villa Palagonia, la settecentesca villa dei mostri.
Tre i momenti principali della manifestazione. Giovedì 24 a Villa Palagonia si svolgerà il secondo forum regionale sul tema Recupero della memoria dell'identità culturale e della tradizione marinara della pesca mediterranea. Da venerdì a domenica sarà aperto al pubblico il padiglione Acciuga Food Experience, dove si svolgeranno cooking show, master class e degustazioni. Sabato 26 e domenica 27 il pubblico potrà degustare e acquistare gli sfincioni dagli operatori presenti con le casette gastronomiche. Saranno presenti pure operatori dell'artigianato locale che proporranno le loro originali creazioni.
L’evento, organizzato dall’Associazione La Piana d’Oro e da Slow Food Bagheria, con il patrocinio del Comune di Bagheria, vedrà la partecipazione tra gli operatori, di una nutrita rappresentanza dei panificatori di Bagheria (Antica Forneria Scaduto, Panificio Conti, Antico Panificio Don Pietro, Antica focacceria dal 1856, La Spiga), che hanno costituito la prima comunità Slow Food della città. Ogni panificatore presenterà il prodotto nelle varianti che prevedono l’uso di diversi ingredienti.
Tanti gli appuntamenti in agenda per lo Sfincione Fest 2022, tutti gratuiti ad esaurimento dei posti, dove si celebreranno i prodotti iconici della tradizione siciliana, attraverso cooking show e masterclass organizzati dal giornale enogastronomico All Food Sicily in collaborazione con la Sagrim, authorized partner Electrolux Professional, Forni Moretti e Pitarresi Imballaggi.
Nella Acciuga Food Experience, aperta al pubblico e con posti limitati, saranno protagonisti gli chef stellati Tony Lo Coco e Nino Ferreri dei ristoranti I Pupi e Limu di Bagheria, il pizzaiolo due spicchi del Gambero Rosso Daniele Cacciulo della pizzeria Bella Napoli di Gela, i panificatori riconosciuti con tre pani del Gambero Rosso, Giuseppe Martinez, Francesco Arena, e tanti altri maestri del gusto siciliano. Non mancheranno i momenti dedicati ai dolci tipici natalizi come il panettone artigianale presentato dal pasticcere Ivano Molinaro dell’omonimo Pastry Concept e la cassata del pluripremiato Giuseppe Sparacello da Castronovo. Da non perdere venerdì 25 la masterclass condotta da Mario Liberto dal titolo L'Acciuga, varietà, tipicità e volta verso il futuro, che racconterà la storia, la tradizione e l'innovazione di questo prodotto che ad Aspra, frazione marinara di Bagheria, da decenni rappresenta un punto di forza nell'economia della comunità.
«La strategia di fondo dello Sfincione Fest è di mettere in circolo le potenzialità e le risorse del territorio, in particolare quelle enogastronomiche, per rivitalizzare un territorio che negli ultimi anni ha stentato a ripartire - spiegano gli organizzatori Michele Balistreri e Adalberto Catanzaro -. Lo sfincione rappresenta non solo il gusto apprezzato dai tanti estimatori, ma soprattutto la nostra tradizione, la nostra cultura, la nostra identità, in sostanza rappresenta e racconta un territorio che può trovare, in eventi come questo, il rilancio dell’economia cittadina attraverso forme virtuose di collaborazione tra pubblico e privato. Ringraziamo il Dipartimento della Pesca dell’Assessorato Regionale all'Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea per il contributo e il sostegno all'iniziativa, nella direzione di contribuire allo sviluppo di un territorio con una ricca tradizione enogastronomica e di produzione e trasformazione di prodotti ittici».
«Con il sostegno allo Sfincione Fest intendiamo rafforzare il brand “Bagheria Città del Gusto” - afferma Filippo Tripoli, sindaco di Bagheria - che connota una nuova strategia di sviluppo locale, che la stagione fiorente del settore food sembrerebbe indicare. Una città e un comprensorio alla ricerca di un’identità, innanzitutto culturale e che dopo anni di crisi economica, vede nel sistema legato alla valorizzazione dei prodotti tipici e della gastronomia di qualità, il perno intorno al quale riprogrammare lo sviluppo, l’attrattività turistica ed economica della città».
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