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La strage di Altavilla, per il gip di Termini Carandente e Fina fanno parte di una rete di fanatici

Il giudice parla anche del «rischio di reiterazione del reato e indole malvagia dei due»

«Massimo Carandente e Sabrina Fina (la coppia accusata di aver aiutato Giovanni Barreca a uccidere moglie e figli durante un esorcismo ndr) hanno dimostrato una particolare pervicacia criminosa e risultano inseriti all’interno di un gruppo religioso più ampio (al quale era stata rappresentata la situazione del nucleo familiare preso di mira), da intendersi quale rete amicale in grado di rendere oltremodo difficoltose le loro ricerche». Parla della rete di fanatici religiosi frequentata dai due assassini il gip di Termini Imerese che ha disposto il carcere per loro e per Barreca.

«È sussistente la rilevante plausibilità - prosegue il giudice - che gli indagati Carandente e Fina, se lasciati in libertà, si sottraggano alla pretesa di giustizia». Il gip parla anche del «rischio di reiterazione del reato e indole malvagia dei due».

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