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Quattro gol subiti e miglior difesa (virtuale) del campionato: il bilancio da sogno del Palermo prima della sosta

E sono già 6 le reti segnate oltre l’85esimo minuto, quando cioè il pallone scotta e il cuore conta forse più degli schemi

Altra vittoria, altra partita senza subire gol. Dopo il successo a Modena, adesso sono quattro in otto gare disputate. Ma soprattutto quella del Palermo è potenzialmente la miglior difesa del campionato con 4 gol subiti.

Per adesso un dato virtuale visto che il Brescia ne ha incassati soltanto due ma in 6 partite disputate e i siciliani devono ancora giocare una partita (proprio contro le rondinelle). Superato il Parma, che ieri (7 ottobre) ha subìto tre gol, e perso, contro il Venezia al Penzo. Difesa solida e lontana dalle sbavature e dai numeri impietosi del campionato scorso. Segno che il mercato ha portato i suoi frutti con gli acquisti di due leader assoluti per la categoria: Lucioni e Ceccaroni, praticamente mai tolti dal campo.

I rosanero sanno soffrire e leggere i momenti della partita. Poi, sanno chiuderla anche al momento giusto. A Modena, tuttavia, non è stata una passeggiata. Gli emiliani, pur con l’uomo in meno per l’espulsione di Oukhadda nel corso del primo tempo, hanno dato del filo da torcere ai siciliani per buona parte della ripresa e negli ultimi 7-8 minuti della prima frazione. Brunori e compagni hanno però saputo soffrire e al 94esimo hanno capitalizzato il contropiede vincente.

Il capitano ha lanciato Mancuso  che con un diagonale chirurgico ha battuto Gagno per l’apoteosi rosanero. Ancora nei minuti finali e ancora con un giocatore subentrato dalla panchina.

Sono già 9 le partecipazioni ai gol di calciatori subentrati tra reti realizzate e assist forniti per i compagni. Ma soprattutto è il secondo acuto dell’ex Como oltre il 90esimo dopo la rete realizzata ad Ascoli. Il Palermo negli ultimi minuti trova una forza nascosta che molte squadre non possiedono. Contro la Reggiana era stato Soleri a chiudere i giochi al 95esimo (1-3) con un colpo di testa perfetto all’angolino; una settimana più tardi Di Francesco sigillò il risultato contro la Feralpisalò (3-0).

Ad Ascoli, la zampata di Mancuso servì addirittura per i tre punti e il gol di Brunori a Venezia sancì il trionfo a Venezia (1-3). Finita? Nemmeno per sogno. Domenica 1 ottobre, contro il Südtirol e di fronte ad oltre 23.000 spettatori (erano 24.402 per la precisione) Aurelio fece esplodere il Renzo Barbera al minuto 89, regalando la vittoria alla sua squadra (2-1).

Un colpo di testa che si infilò all’incrocio dei pali e alle spalle di Poluzzi. Infine contro il Modena, ieri (7 ottobre), il raddoppio di Mancuso al minuto 93. Se la matematica non è un’opinione sono già 6 le reti segnate oltre l’85esimo minuto. Quando cioè il pallone scotta e il cuore conta forse più degli schemi. Il Palermo sa vincere in qualsiasi modo: con pulizia, con tenacia, con sofferenza e anche con un po’ di fortuna. Il primo bilancio prima della sosta è da sogno. Adesso “soltanto” altre 29 partite.

Nella foto di Tullio Puglia il portiere Mirko Pigliacelli

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