Al ‘’Del Duca’’ di Ascoli i rosanero non mollano e portano a casa una vittoria - per 2 a 1 - che potrebbe cambiare la stagione. Una delle partite qualitativamente e tecnicamente migliori per i ragazzi di Corini, rischia di capovolgersi nel secondo tempo. Ma i rosanero con la giusta grinta e la cattiveria che serve in queste partite, portano a casa tre punti che - adesso - possono essere fondamentali per gli obiettivi di fine stagione. Specie se si considera il fatto che ci sono ancora due giorni di mercato.
Match frenetico già dai primissimi secondi: al 2’ da un calcio di punizione per il Palermo, Marconi colpisce di testa ma non riesce a dare forza alla conclusione che termina di poco alta.
I ritmi aumentano e dopo dodici minuti c’è la prima grande occasione del match: Di Mariano la mette in mezzo per Brunori ma il numero 9 non colpisce la palla per questione di centimetri, divorandosi il gol del vantaggio.
Al quarto d’ora arriva il gol del Palermo. Lancio lunghissimo di Damiani per Brunori che la stoppa elegantemente e incrocia col sinistro l’estremo difensore bianconero.
Il Palermo non si accontenta e aumenta ancor di più il ritmo. Alla metà del primo tempo arriva un’altra importante chance: sinistro potentissimo di Valente, ma questa volta c’è una gran parata di Leali. Ancora Palermo e ancora con i terminali offensivi alla mezz’ora quando Di Mariano sgancia un destro dai 20 metri che termina alto di pochissimo. La prima vera occasione dei padroni di casa arriva soltanto al 34' su calcio d'angolo: colpo di testa di Gondo e parata di Pigliacelli che smanaccia in angolo.
Negli ultimi minuti del primo tempo si svegliano i bianconeri alzando di alcuni metri il proprio baricentro. L’ultima occasione degna di nota arriva a 10 minuti dal fischio dell’intervallo quando ancora Pigliacelli è attento su un bel sinistro di Falasco.
L’Ascoli - diversamente dalla prima frazione di gioco - entra bene in campo nel secondo tempo ma la prima occasione è subito del Palermo al 48’ minuto: cross di Valente deviato e pallone che termina sulla testa di Di Mariano ma la sfera termina a lato di pochissimo. Si dispera Brunori dentro l'area, accanto al suo collega di reparto. Inizia a pressare sempre più forte l’Ascoli e poco prima del 60esimo un destro di Ciciretti termina largo di poco con Pigliacelli che era rimasto immobile. La pressione e la maggiore lucidità dei padroni di casa si concretizza al 64esimo quando arriva il pareggio. Il colpo di testa di Nedelcaeru che mette fuori causa Pigliacelli e da due passi Forte non può sbagliare. Il Palermo però non si scoraggia e vuole reagire subito. E lo fa. Al 69esimo arriva un calcio di rigore per un evidente fallo di Simic su Brunori. Dal dischetto però il bomber italo-brasiliano sbaglia il suo terzo rigore in questa stagione e il risultato del match, dunque, non cambia. Continua a succedere di tutto al ‘’Del Duca’’: 5 minuti dopo infatti arriva il fischio dell’arbitro che concede il rigore ai padroni di casa per un presunto atterramento in area a Dionisi. Il controllo al Var dura un po’ di secondi ma Feliciani di Teramo annulla. Il match resta 1 a 1.
I ritmi si alzano ulteriormente e le squadre si allungano. Continua lo spettacolo nelle marche, e anche questa volta è il Palermo a rendersi protagonista. All’82’ Brunori si fa perdonare subito con un gol strepitoso, con un destro a giro che immobilizza letteralmente Leali. Il Palermo ha abituato spesso quest’anno i suoi tifosi ad ultimi minuti al cardiopalmo e anche ad Ascoli è cosi. I cinque minuti di recupero sono lunghissimi e anche in questa circostanza il Palermo ha l’occasione di chiudere il match. Tutino al 91esimo calcia dentro l'area di rigore, para Leali. Prova in tutti i modi a sbilanciarsi in avanti la squadra allenata da Bucchi, ma non serve a nulla perché alle 15.55 Feliciani di Teramo mette in bocca il fischietto e decreta la fine di uno dei match più divertenti di questo campionato. E adesso la stagione potrebbe cambiare. La stagione del Palermo, dopo un avvio incerto, pian piano sembra prendere un binario che corre ad un giusto passo. Il calendario dei rosanero non è semplice, e farà capire quali possono essere le ambizioni per il rush finale di stagione.
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