12 giugno 2022, quattro anni dopo l’epilogo di Frosinone, tre anni dopo un fallimento doloroso, il Palermo torna in serie B. Ed è un tripudio, raccontato anche dalle lacrime dei bambini che forse per la prima volta stanno vivendo l’emozione di gioire per la squadra della propria città, prodromi di generazioni che racconteranno di esserci stati e aver gioito. Perché una cosa bella è per sempre, e c’è poco da fare. Che musica, che hanno suonato questi ragazzi.
Il cielo oggi è rosanero e lo sarà pure da domani. Perché da domani cambierà il paesaggio, cambierà il modo di guardarlo. Per i tifosi rosanero è cambiato tutto. Se vinci, sai di non aver più confini. E la notte del Barbera è anche di chi ci ha sempre creduto, nei giorni di sole e di tempesta. Tra una folta nebbia di passione e adrenalina, alle 21.18 inizia il match. Ultimo atto prima che cali il sipario. Al 3’ subito un brutto intervento di Dall’Oglio, che con un fallaccio si prende il primo giallo del match.
Il primo affondo rosanero arriva tre minuti dopo, al 6’: Floriano dribbla due biancoscudati ma non riesce a calciare in porta. Il Barbera fa tremare ogni spiraglio di aria.
Al 14’ prima vera occasione per i rosanero che con Brunori, su assist di Floriano, calcia potente sul palo alla destra di Donnarumma. Attento l’estremo difensore del Padova che mette in angolo.
Tre minuti dopo, ancora Palermo, con uno schema ben preparato. Corner di Floriano, sbuca dopo una cavalcata Dall’Oglio che al volo sfodera un piattone che però Donnarumma blocca attentamente. Nervi tesi dopo i primi venti minuti, con diversi falli di rabbia e foga agonistica. Al 21’ il secondo giallo è ancora rosanero, Lancini, interviene in modo scoordinato e fuori tempo a centrocampo.
Ma la gioia autentica e pura, per i tifosi rosanero arriva al 24’: cross del capitano De Rose, Pelagatti interviene con il braccio alto. È calcio di rigore.
Brunori fa suo il pallone, lo guarda, lo fissa e fissa Donnarumma. Pochi secondi dopo è gol, 1-0 Palermo e il Barbera, adesso, è un tempio che metterebbe paura a chiunque.
Pochi secondi dopo, al 26’ ancora Pelagatti stende Brunori pronto ad attuare la sua cavalcata sulla fascia sinistra e viene ammonito.
Il Padova si affaccia, a tratti incostanti, ma per ampi archi di tempo, durante la prima frazione di gioco, è confuso e in ritardo. La prima occasione degna di nota per i veneti arriva al 38’ con il destro di Chiricò che impegna Massolo, bravo a bloccare la sfera.
Al 43’ appare uno striscione in curva nord superiore, "Meriti l'affetto della gente, per noi sei stato un grande presidente". È lo striscione dedicato a Maurizio Zamparini.
Dopo due minuti di recupero non c’è più tempo. La prima frazione si chiude con i rosanero in vantaggio.
Nel secondo tempo i ragazzi di mister Baldini entrano in campo come se dovessero ribaltare almeno due gol. Subito un’occasione al 46’, Brunori si smarca da situazione d'angolo e tira a botta sicura ma il destro viene deviato. Sessanta secondi dopo Palermo ancora pericolosissimo: Floriano si libera sul secondo palo e serve all'indietro Odjer che però non arriva sulla sfera. Il Palermo domina il match e non ha rivali. Al 52' ancora rosanero con Perrotta che sfiora il gol di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione. Conclusione di poco sopra la traversa. Al 58’, poco prima di essere sostituito Floriano incita la gradinata, il Barbera è ancora una bolgia. E lo è dalle 21.18.
Quattro minuti dopo al 62’ occasionissima rosanero: Floriano, servito da Valente, sterza sul destro e calcia ma il pallone sfiora il palo dell’estremo difensore veneto. La prima reazione degli ospiti nella seconda frazione di gara arriva al 70’ con Chiricò che sulla destra, tutto solo, di testa sfiora il pareggio. La supremazia del Palermo è degna dei migliori manuali di calcio quando ancora, all’80’, in contropiede con Silipo e Fella si sfiora il raddoppio. Pochissimi istanti dopo destro di Luperini e parata di Donnarumma. Quando mancano 5 minuti al 90’ il Palermo ha l’occasione più importante per portarsi sul 2-0. Soleri da due passi non riesce a metterla in porta. L'ex Roma poteva tranquillamente chiudere i giochi.
All’87’ ancora Silipo! Il pallone non vuole entrare, altra grande parata di Donnarumma. Quattro minuti di recupero con il Padova che chiude in nove per le espulsioni di Ronaldo e Pelagatti. Sono le 23.08. Il tempo si è fermato. I quattro minuti più lunghi di sempre. Ma anche i più belli. Perché sì, alle 23.12 di un 12 giugno bellissimo e accogliente, i rosanero tornano in Serie B.
Caricamento commenti
Commenta la notizia