Le finali non si giocano, si vincono. E allo stesso modo, non si pronosticano, perché sono partite in cui la logica può perdere ogni senso. Però ci sono i numeri e ci sono due squadre che hanno un forte «attaccamento» al proprio stadio, perché sia Palermo che Padova hanno avuto un cammino casalingo da applausi nel corso di questa stagione. Quanto potrà pesare il fattore campo, per entrambe? Difficile dirlo, perché proprio nei play-off qualcosa sembra essere cambiato, rispetto alle certezze mostrate in campionato.
Il Barbera è e resta inespugnato, ma contro Triestina e Virtus Entella i rosanero hanno rischiato di capitolare, in due sfide aperte fino alla fine. L’Euganeo, invece, da quando il Padova ha perso ogni chance di promozione diretta, è diventato un campo ostile proprio per i biancoscudati: il ko all’ultima giornata con la Virtus Verona, maturato quando ormai il Südtirol aveva chiuso i conti a Trieste per consolidare il primo posto; la sconfitta all’esordio casalingo nei play-off con la Juventus Under 23, eliminata solo grazie al miglior piazzamento; fino a quel Padova-Catanzaro che al minuto 77 vedeva i calabresi avanti nel punteggio, beffati poi dal pari di Curcio e dalla punizione di Chiricò a pochi istanti da quei tempi supplementari che sembravano certi. Ciò non toglie che, per quasi tutta la stagione, i patavini in casa hanno schiacciato chiunque. Proprio come il Palermo tra le mura amiche, dove non subisce sconfitte da 28 partite di fila.
Baldini, nella finale di ritorno, andrà a caccia del ventinovesimo risultato utile davanti al proprio pubblico, un record storico per il club di viale del Fante che ha raggiunto questa soglia solo tra il 2009 e il 2010, negli anni della corsa alla Champions League. Prima, però, bisognerà affrontare l’andata a Padova, in uno stadio che ha visto i biancorossi imbattuti per 23 partite consecutive in questa stagione, tra campionato e Coppa Italia di C. Un incantesimo che si è spezzato non appena la corsa alla promozione diretta è diventata impossibile, nei minuti finali dell’ultima giornata: avanti per 1-0 sulla Virtus Verona, gli uomini di Oddo hanno tirato i remi in barca una volta giunte le notizie sul 2-0 del Südtirol al Nereo Rocco, che avrebbe reso inutile anche un successo. Un’aria di delusione che ha di fatto aperto le porte ai veronesi, vittoriosi per 2-1.
Contro il Catanzaro, seppur in extremis, il Padova è tornato ad affermarsi in casa e spera di poter ripristinare la legge dell’Euganeo, dove ha conquistato 48 punti in campionato. Il Palermo, al Barbera (con una gara in meno) si è fermato a 44, pur senza mai perdere. Ma i rosanero, per questa finale d’andata, hanno un’arma in più: in trasferta, non perdono da 8 gare e vengono da 5 successi di fila, incluse tutte le sfide esterne dei play-off. Il fortino biancoscudato è avvisato.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia