Cielo terso. È il 29 maggio, non del 2011 (il giorno della finale di Coppa Italia contro l’Inter), non del 2004 ( l’anno della storica promozione in serie A dopo aver battuto la Triestina). È il 29maggio, ancora lui, ma del 2022.
Il Palermo batte la Feralpisalò 1-0 al ritorno e dopo quattro anni dalla cocente delusione di Frosinone, torna a disputare una finale playoff. Questa volta contro il Padova, per approdare in Serie B. Mai sottovalutare nessuno, Baldini lo sa, dal primo momento che ha messo piede a Palermo, dal primo momento che ha iniziato a lavorare sulla testa e sul posizionamento dei giocatori.
L’atmosfera è difficilmente descrivibile, i tagliandi venduti sono 35.037 e i bambini con i volti colorati di rosa e nero aspettano soltanto di assistere ad una serata che un giorno potranno raccontare. Pagine di storie di cui non si sa l’epilogo, ma che durante il percorso regalano delle emozioni che soltanto il calcio può regalare. E allora oggi bisogna dire che non è come diceva Beckett: "Fallire ancora, fallire meglio". Oggi si deve soltanto gioire, non sono ammessi altri stati d’animo.
Le lacrime, la gioia, il sudore felice di tutti gli oltre 35mila presenti oggi al Barbera insegnano come nella vita uno spettacolo sportivo può regalare delle vibrazioni che trascendono la razionalità.
Pronti, via. Sono le 20.32 e al fischio d’inizio la Feralpisalò si rende subito pericolosa con un sinistro al limite di Hergheligiu. Bravissimo l’estremo difensore rosanero a respingere prontamente in angolo. Gli ospiti continuano a pressare nei primi minuti di gioco, e dopo dieci minuti collezionano due importanti tiri in porta. Ma al 12’ i ragazzi di Baldini rispondono presente: destro dai 25 metri di Damiani, pallone che termina alto non di molto. Primo sussulto del Barbera.
Poco prima della fase conclusiva del primo tempo, gli ospiti del lago di Garda si rendono nuovamente pericolosi prima con Hergheligiu che sfodera un destro dalla distanza non irrilevante, dopo con Guerra che conclude di poco alto.
La partita è divertente, avvincente, le due squadre si affrontano a viso aperto, come se il passato non fosse mai esistito, come se non ci fosse nessun vantaggio per i rosanero.
Al 35’ infatti arriva un’importantissima occasione del Palermo: cavalcata di Valente che riesce a crossare in mezzo, Luperini non riesce a trovare la conclusione per pochissimi centimetri.
Sei minuti dopo De Rose accompagna il pallone con se per 50 metri, arriva al limite dell’area e si guadagna un calcio di punizione fondamentale.
Il primo tempo sembra potersi anche concludere così, con un equilibrio che sicuramente non dispiace ai rosanero e che lascia l’amaro in bocca agli ospiti. Ma proprio nel primo minuto di recupero, al 46’, sempre lui, ancora lui, Matteo Brunori a tu per tu con De Lucia non sbaglia. Non può sbagliare. Rosanero in vantaggio all’intervallo.
Il secondo tempo vede subito la Feralpisalò gestire molto il possesso della palla, seppur con qualche errore tecnico tattico di troppo. I rosanero sembrano più che mai padroni del campo, grazie anche al vantaggio dei 4 gol, rispetto al doppio confronto, sui gardesani.
Al 58’ ci prova Corrado dalla lunga distanza ma nessun problema per l’estremo difensore dei rosanero.
Dal 60’ sono ancora i rosanero a fare la partita e a tenere alto il ritmo del match. Al 62’ Luperini sfodera due numeri degni di una categoria superiore: mette dentro per Fella che non arriva di testa.
In questi minuti del match la gara sembra a tratti addormentarsi, i lombardi visibilmente scoraggiati provano sparute cavalcate sulla trequarti avversarie, senza impensierire mai la difesa rosanero.
La gara prende ritmi più equilibrati e lenti, fino al 82’ quando il subentrato Somma, servito da Silipo, calcia forte sulla traversa avversaria. Palermo vicinissimo al 2-0 ma ancora padrone del rettangolo di casa. Al 91’ gol degli ospiti ma, dopo il controllo del Var, la rete è annullata per fuorigioco.
Dopo 94 minuti e pochi secondi non c’è più tempo. È ora di tornare a chiudere gli occhi, per i tifosi rosanero. Ma per riaprirli, molto presto, per godersi una finale che fino a qualche mese fa era pura utopia. L’umidità circonda il capoluogo palermitano, ma questo adesso non importa, non stasera. C’è solo spazio per godersi il presente, per incrociare gli sguardi e sorridere. Godere.
L’epilogo non è scritto, ma la storia fino ad ora è semplicemente affascinante, inaspettata, incredibile. L’appuntamento adesso è il 5 giugno all’Euganeo di Padova, per la finale di andata. Il ritorno, ancora una volta, al Barbera, il 12 giugno. Una storia bellissima, ma le cui ultime pagine devono essere completate.
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