E terzo posto fu. Floriano e Brunori rovinano la festa ai galletti in un San Nicola che registra oltre 25mila presenze e coreografie da Serie A: 0-2 e possesso del campo per l’intero match.
Ennesima prestazione convincente dei rosanero di mister Baldini che portano a casa, grazie anche all’importante vittoria del Foggia sull’Avellino il terzo posto nella regular season, assicurandosi così l’accesso diretto alla fase nazionale dei playoff.
Un primo tempo più di marca rosanero. Il Palermo tiene bene il campo con il possesso palla che pende decisamente a favore dei ragazzi di mister Baldini. I rosanero entrano in campo con una marcia in più rispetto ai padroni di casa: più motivato il Palermo, più rilassati i galletti biancorossi che hanno già ampiamente compiuto il loro dovere e non giocano con la rabbia negli occhi.
Il Palermo pressa alto da subito e costruisce diverse situazioni davanti alla porta dell’estremo difensore Frattali che capitola sulla bomba dalla sinistra al 25’ di Floriano che, da ex, evita di gioire ed esultare. La gara mantiene lo stesso trend anche negli ultimi minuti con i rosanero che mantengono il possesso palla cercando di addormentare l’ultima frazione di gioco del primo tempo.
Il secondo tempo è praticamente la fotocopia del primo. Con due sostituzioni all’inizio del secondo tempo, Cheddira per Citro e D'Errico al posto dell'ammonito Scavone, il Bari prova a impossessarsi nuovamente del campo con scarsi risultati.
Al 57’ la conferma. Calcio di punizione battuto da Dall'Oglio, palla sul braccio di un difensore barese ed è calcio di rigore. E da lì, Brunori, non può sbagliare. 25 gol e capocannoniere del girone C.
Dal 65’ in poi sono i rosanero che, oltre ad avere il controllo del campo, mostrano superiorità fisica e atletica sui padroni di casa. Un’ultima occasione per i biancorossi arriva al 70’ con Mallamo che, a pochi metri da Massolo, si divora il possibile gol dell’1-2.
Finisce con i rosanero che esultano sotto la curva dei loro tifosi per la vittoria e per un importantissimo terzo posto conquistato. Ma finisce anche con uno stadio che, incurante di quanto è accaduto in campo, continua a saltare e cantare anche negli ultimi minuti del match.
Se non fosse stato per l’infortunio di Marconi, probabilmente sarebbe stato il pomeriggio perfetto: vittoria al San Nicola, sconfitta dell’Avellino, quarta vittoria consecutiva e porta inviolata nelle ultime 3 gare. Ma soprattutto una squadra che mostra di credere in se stessa, che ha acquistato sicurezza e autostima. Valori, quest’ultimi, indispensabili per i prossimi spareggi che per i primi due turni di girone non vedranno protagonisti i rosanero.
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