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Regione, Schifani presenta la giunta: «Davanti sfide da far tremare i polsi»

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha presentato alla stampa, a Palazzo d’Orleans, la squadra di governo. Luca Sammartino (Lega) è il vice presidente. «Si conclude - dice - questa fase abbastanza lunga non dovuta a me, ma alle procedure per i conteggi degli eletti. La legge prevedeva il giuramento davanti all’Assemblea e ho dovuto aspettare. Da oggi si parte, ci aspettano appuntamenti di grandissima urgenza ed emergenza, abbiamo un agenda molto fitta. Abbiamo delle sfide da far tremare i polsi, come la parifica del rendiconto 2020, il rendiconto e parifica rendiconto 2021, la chiusura del bilancio 2022, la programmazione della legge di bilancio per il 2023, gli interventi sul Pnrr, programmi comunitari con chiusura 2023, forme di aiuto per imprese e famiglie, confronto sul Mef per contenzioso da 600 milioni. Finalmente si parte, compatti e coesi. Cercheremo di approvare norme per sveltire processi decisionali».

«Sono impegnato - aggiunge Schifani - a dare il massimo in questa avventura alla quale sono stato chiamato dai partiti del centrodestra. Ci sono stati dei momenti delicati relativamente a delle indicazioni che avevo dato, ma quando il gruppo principale regionale ha deciso di aderire alla scelta del partito nazionale di fare entrare degli esterni non ho potuto che attenermi alle indicazioni».

Sulle tensioni in Forza Italia, Schifani spiega: «Nella chat aperta dalla segretaria di Miccichè risultava una convocazione del gruppo parlamentare: ci siamo convocati e si è deliberato all’unanimità per l’elezione del capogruppo Stefano Pellegrino. Ritengo che le procedure siano state totalmente rispettate. Poi ho appreso dalla stampa che era stato costituito un altro gruppo», quello
con 4 deputati forzisti presieduto da Gianfranco Miccichè. Alla domanda se abbia già sentito Berlusconi su questo strappo, Schifani ha risposto: «Non ne ho parlato ancora con Berlusconi, ne ho preso atto ieri a cose fatte».

Continua Schifani: «Sono stato chiamato dai partiti del centrodestra, ci sono stati momenti delicati relativamente a indicazioni che mi ero dato. Ma quando il gruppo parlamentare principale (FdI) ha deciso di aderire alla scelta del partito nazionale di inserire degli esterni non ho potuto fare altro. Ho scelto persone di livello, che hanno esperienza, darò loro degli obiettivi che concorderemo. Nel tempo ci sarà una rotazione dei dirigenti generali, senza pregiudiziali», afferma il Governatore, rispondendo ai cronisti sull'ingresso nell’esecutivo di Elena Pagana e Francesco Scarpinato, che non sono deputati, aggiungendo anche: «L'opposizione troverà le porte aperte a Palazzo d’Orleans. Già ci sono sono state delle interlocuzioni. Se arriveranno proposte di buon senso e accettabili le farò mie».

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