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Movida pericolosa a Palermo, i residenti di piazza Magione: "Noi prigionieri dei barbari"

Piazza Magione, a Palermo, trasformata nel set di un film dell’orrore, con ragazzi ubriachi che vomitano, litigano e fanno i bisogni nella strada diventata ostaggio della movida senza limiti di orario e di decenza.

La rissa di ieri - scrive Connie Transirico sul Giornale di Sicilia in edicola -, con tanto di polizia aggredita a bottigliate, è solo la punta dell'iceberg di una situazione che chi abita nel centro storico del capoluogo siciliano conosce bene, come testimonia questo video registrato alcuni giorni fa.

«Va avanti da tre mesi, pure in pieno lockdown - racconta Vittorio Pupella, che abita dal 2013 in via Vetreria, proprio sopra la farmacia Borsellino -. I locali erano aperti fino a tarda notte con musica ad alto volume e schiamazzi che cominciavano alle 17 e finivano a tarda notte. Abbiamo fatto diverse segnalazioni per liti e per spaccio di droga, abbiamo appeso per protesta dei lenzuoli ai balconi ma ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni. L’altra sera un inquilino del palazzo è stato aggredito da un ragazzo
che aveva rimproverato. Ha sfondato il portone con un calcio, ha colpito l’uomo al volto e poi ha urinato nella sua casa. L’edificio di fronte è stato bersagliato con il lancio di bottiglie. Non possiamo più fare scendere i bambini a giocare nello spiazzo, sia- mo prigionieri dei barbari. Ogni tanto ci difendiamo gettando secchi d’acqua dai balconi».

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