Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Strage di Capaci, dal porto di Palermo l'inno d'Italia dà il via alle manifestazioni

Partite questa mattina dalla banchina del porto di Palermo le iniziative in ricordo delle vittime della stragi di mafia del '92, nel giorno del 29esimo anniversario dell’eccidio di Capaci: Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e gli agenti delle loro scorte, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Claudio Traina.

Dove ogni anno le delegazioni delle scuole di tutta la Sicilia hanno atteso l’attracco della Nave della Legalità con a bordo circa 1.500 studentesse e studenti da tutta Italia, momento di incontro per unire le voci e gridare insieme 'No a tutte le mafie'. Quest’anno, infatti, la nave non è salpata a causa dell’emergenza Covid, ma al porto, intorno alle 8.10, si è svolta una prima commemorazione con il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e la presidente della Fondazione Falcone, Maria Falcone, l’orchestra e il coro delle studentesse e degli studenti dell’istituto magistrale "Regina Margherita" di Palermo che hanno diffuso le note dell’Inno d’Italia.

Note che segnano dunque il via a #PalermoChiamaItalia, l’iniziativa organizzata dal ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone in occasione dell’anniversario delle stragi di Capaci e di via d’Amelio. #DicosaSiamoCapaci - storie di ordinario coraggio, è lo slogan e il filo conduttore che hanno accompagnato anche la fase preparatoria, con l’obiettivo di far emergere e risaltare esempi positivi di impegno e altruismo.

"Abbiamo raggiunto un pezzo di verità sulle stragi, ma l’impegno non si ferma. L’obiettivo è raggiungere la verità tutta intera". Lo ha detto Maria Falcone, sorella di Giovanni Falcone, nel giorno del 29esimo anniversario della strage di Capaci, avviando al porto di Palermo le iniziative in memoria delle vittime degli eccidi di Capaci e di via D’Amelio, spiegando che si è protesi verso il 30esimo anniversario, quando la fine dell’emergenza sanitaria - è questa la speranza - consentirà nuovamente l’approdo delle navi della legalità e di fare un passo ulteriore verso la verità processuale e delle responsabilità sulle stragi di mafia del 1992.

"Ho detto ai ragazzi dell’orchestra che tutti i ragazzi d’Italia oggi sono qui con loro". Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, presente all’inizio delle celebrazioni per la scomparsa del giudice Giovanni Falcone, al porto di Palermo. "Legalità vuol dire rispetto, amore per gli altri e per il nostro paese: questo è il significato della giornata di oggi. E farlo oggi, in un momento in cui il paese sta ripartendo è ancora più importante: si riparte nel segno della legalità, del rispetto e del rifiuto di ogni forma di violenza. Si riparte dai ragazzi, dai bambini e dalla bambine. Bisogna riportare la scuola al centro del paese. Non più speranze, ma fatti concreti", ha aggiunto il ministro.

Caricamento commenti

Commenta la notizia