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La rinascita e la gioia di Soleri, primo gol da titolare e post su Instagram: «Uniti, forza Palermo»

«Uniti, forza Palermo». Lo ha scritto sul suo profilo Instagram Edoardo Soleri, con tanto di foto che ritrae la sua esultanza dopo il gol di ieri contro il Modena. Il pubblico lo acclama e grida il suo nome, paragonandolo a Luca Toni, e lui stesso posta i cori dei tifosi per lui tra la sue storie sui social. “Soleri! Soleri! Soleri!”. Tre volte il suo cognome urlato a squarciagola, quando lo speaker doveva far ribollire di passione i 22.513 del Barbera.

Entusiasmo, la felicità stampata sul suo volto. Come nell’intervista post match, quando punzecchiato da Marconi (suo grande amico) non trova il tempo di rispondere ai giornalisti presenti: «Non ho sentito la domanda scusatemi». Sempre titolare nelle ultime tre di campionato e contro la squadra di Tesser il primo gol da quando gioca dal fischio d’inizio. Non era mai successo con la maglia del Palermo, nemmeno lo scorso anno in serie C quando le reti furono ben 13 ma tutte da subentrato.

Da possibile partente a gennaio a pedina insostituibile nello scacchiere di Eugenio Corini. Non aveva mai giocato dall’inizio fino alla 28esima giornata quando ha disputato 90 minuti contro il Pisa. Poi 78 con il Cittadella, fino ai 95 di ieri con la gioia indescrivibile del gol. C’è chi lo paragona a Luca Toni per stazza fisica e movimenti. Ce ne vuole, certo, per raggiungere l’attaccante che a Palermo diventò il giocatore più prolifico in una singola stagione (30 reti nell’annata 2003-2004), ma la strada intrapresa è quella giusta.

Soleri, la rinascita dopo i giorni bui

Il mese più buio quello di ottobre: nessuna apparizione in campo. Quattro gare senza assaggiare il campo contro Ternana, Pisa, Cittadella e Modena. E lo strano odore di un addio all’orizzonte. Ma l’attaccante 25enne scuola Roma non si è ma smarrito, spronato dagli elogi di Corini nel corso della stagione: «Ragazzo straordinario, lavora sempre con grande professionalità». Un girone dopo, il mondo sembra cambiato. Anche se certamente non se lo sarebbe mai aspettato dopo i 41 minuti collezionati tra il 27 novembre e l’11 dicembre. Poi ancora due panchine contro Cagliari e Brescia.

Palermo, la partita della svolta per Soleri

La svolta il 5 febbraio nella gara contro la Reggina di Inzaghi. Il risultato è fermo sull’1-1 e Corini si gioca proprio la carta Soleri. L’attaccante entra e su assist di Mateju disegna di testa una parabola perfetta a regalare i tre punti ai rosanero. Da quel momento in poi, Soleri non è più soltanto l’attaccante degli «ultimi minuti».

Tre settimane dopo gioca tutto il secondo tempo a Bolzano, contro il Südtirol. E dopo appena 3 minuti dall’inizio della ripresa segna la rete del pareggio, ancora di testa. Dopo i 17 minuti contro la Ternana nel turno infrasettimanale, Corini lo schiera sempre dall’inizio. Il Palermo ha bisogno di lui. Al di là dei gol, l’attaccante protegge palla, fa salire la squadra, smista palloni. Qualità da bomber ma anche da vero e proprio “pivot”. Che tradotto vuol dire uomo d’area di rigore, punta vera con doti fisiche importanti. «Se non segno dall’inizio è una casualità, arriverà quel momento», aveva detto lo scorso anno, quando giocava in Lega Pro. Palermo-Modena ha messo fine ad un vero e proprio tabù. Soleri si è preso il Palermo, e ora vuole portarlo agli spareggi promozione.

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