«Alla prossima». Si era congedato così Delio Rossi da Palermo il 14 giugno del 2011 all’Addaura Hotel davanti a circa un centinaio di tifosi. Un saluto, o meglio un arrivederci, come poi il tempo ha dimostrato. Dopo quasi otto anni il tecnico di Rimini, 59 anni, torna sulla panchina rosanero.
Era la sua seconda esperienza in rosanero, perchè lo stesso anno, il 28 febbraio, Zamparini lo aveva esonerato dopo la sconfitta casalinga per 7-0 contro l'Udinese. Per un breve periodo Serse Cosmi prese la guida della squadra prima di fargli nuovamente posto fino a fine stagione.
Da allora è cambiato molto, è cambiato tutto. Alla presidenza non c'è più Zamparini, il Palermo non è più la squadra che giocava in Europa, che sognava la Champions e che, proprio con lui alla guida, sfiorava la conquista della Coppa Italia.
Ai tifosi, che nel giorno del suo saluto, pronosticavano senza crederci troppo un "Rossi ter", lui disse: «In questo momento mi sembra fantacalcio. Ma è anche vero che viviamo tutti sotto lo stesso cielo…». Non disse tornerò, ma è tornato. E nessuno ha dimenticato gli oltre 120 punti conquistati in due campionati, le due qualificazioni in Europa e aver portato quarantamila tifosi a Roma per la finale di Coppa Italia, poi persa contro l'Inter.
La sua carriera andò avanti, ma senza troppe glorie. Dopo il Palermo debuttò il 19 novembre 2011 sulla panchina della Fiorentina, al posto di Mihajlovic, ma fu esonerato a fine stagione dopo uno scontro verbale e fisico Ljaijc. Tornò ad allenare a fine 2012, prendendo la guida della Sampdoria dopo l'esonero di Ciro Ferrara, ma venne sollevato dall'incarico l'anno dopo.
Ci fu poi il Bologna nella sua carriera con cui dalla B centrò la promozione nel massimo campionato e per ultima il Levski Sofia, formazione bulgara con cui nel 2017 ottenne il terzo posto in campionato e giunse in finale nella coppa nazionale perdendo ai rigori contro lo Slavia Sofia. Lo scorso 18 luglio l'esonero dopo una difficile partenza in campionato e l'eliminazione nei turni preliminari di Europa League.
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