L’indagine non è solo sulle targhe inserite nella lista bianca della discordia. Anche all’interno dell’Amat di Palermo si cerca di capire dove sia avvenuto l’intoppo, l’equivoco, il tilt che ha permesso di sfornare oltre 10 mila pass gratuiti per circolare nella Ztl.
Il presidente Giuseppe Mistretta, che quella revisione sulle autorizzazioni aveva fatto partire di sua sponte come semplice atto di ordinaria amministrazione, ora si trova tra due fuochi: i referenti di enti, istituzioni e associazioni che devono giustificare gli accrediti ed il socio Comune, che adesso, attraverso l’ufficio controllo analogo sulle partecipate, vuole conto e ragione. La nota, firmata dal neo assessore Brigida Alaimo, ha come oggetto la gestione di credenziali concesse ad estranei all’azienda dei trasporti e il danno erariale per il mancato pagamento degli accessi. Un sistema che avrebbe generato, è la contestazione, uno spropositato numero di accrediti impropri con un danno stimato per il Comune di circa un milione. L’assessore ed il dirigente Roberto Pulizzi attendono una relazione dettagliata e puntuale sulla situazione nel più breve tempo possibile. E chiedono se intanto sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria.
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