Giulio Tantillo, di Forza Italia, è stato eletto presidente del Consiglio comunale di Palermo. Tantillo ha ricevuto 32 voti, 1 Zacco, 7 schede bianche. Vice presidente vicario Giuseppe Mancuso di Lavoriamo per Palermo , vice presidente Teresa Piccione del Pd. Mancuso ha avuto 19 voti, Piccione 12, Forello 1, Bianche 7, Nulle 1. La votazione è partita con un errore. In Aula infatti è scoppiato il caos quando il consigliere Ugo Forello si è accorto che le schede non erano state siglate, come prevede l'art. 46 comma 5 dello statuto, dagli scrutatori. Momenti di tensione con le urla dello stesso Forello. Dopo una piccola pausa il vizio di forma è stato acclarato dagli scrutatori eletti - Giuseppe Milazzo, Alessandro Anello e Valentina Chinnici - e allora si è deciso di ripetere la votazione.
«Durante questo primo mese, l’amministrazione comunale ha lavorato attivamente sulle principali emergenze della città e quanto fatto potrà da oggi essere finalmente portato in Consiglio comunale che, per le parti di competenza, sono certo opererà nell’interesse unico di Palermo», ha ha dichiarato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, all’atto dell’insediamento del nuovo consiglio. «Abbiamo avviato un confronto serrato - ha sottolineato - con le aziende municipalizzate, messo mano alla calendarizzazione dei lavori pubblici, alla revisione della programmazione dei fondi extra comunali e attivato una serie di procedure per portare a termine la triste vicenda del cimitero dei Rotoli. Molte cose sono quindi state fatte e avviate già dal giorno del mio insediamento, altre potranno essere ulteriormente e meglio definite in sede di Consiglio e mi piace dire anche grazie anche al contributo delle Circoscrizioni che finalmente si sono insediate e, sono certo, saranno ottimi interlocutori sia per il decentramento, sia per un’analisi più approfondita dei bisogni e delle emergenze dei quartieri cittadini».
«Ci aspettano certamente momenti e fasi importanti - ha concluso il sindaco - per la sostenibilità complessiva dell’azione amministrativa e politica di questo governo ed è il motivo per il quale auspico la coesione e la tenuta della maggioranza, nonché un atteggiamento criticamente collaborativo da parte dell’opposizione».
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