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Reset, tornano i dubbi, la Uilitucs: "Avviare i prepensionamenti"

A non convincere il segretario regionale Marianna Flauto le risorse stanziate, 29 milioni, ritenute insufficienti a soddisfare tutti i lavoratori della ex Gesip

PALERMO. I sindacati richiamano in causa il sindaco Orlando sulla questione delle nuova Reset- ex Gesip. A non convincere i rappresentanti dei lavoratori, che avevano dato l'ok al piano per nuova società consortile che sostituisce la ex municipalizzata dei servizi, sono i 29 milioni di euro stanziati ad oggi per l'operazione, e che sarebbero però insufficienti. “La condizione essenziale per firmare l’accordo –  afferma Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia – è che il Comune garantisca ai lavoratori di tornare alle condizioni precedenti la cassa integrazione, sia dal punto di vista salariale che contrattuale”.

“Chiediamo al sindaco Orlando - fa appello Flauto - di assumere una posizione ufficiale perché non possiamo penalizzare i lavoratori Gesip quando sappiamo che avviando i prepensionamenti nelle società partecipate del Comune potremmo risolvere il problema senza danneggiare nessuno”: commentando l’incontro di ieri sera con l’amministrazione comunale sulla vertenza Gesip.

Il primo cittadino ha presentato il nuovo presidente della Reset, Perniciaro, e ha ribadito che la nuova società accoglierà subito i primi 950 lavoratori mentre altri 620 andranno in cig fino a giugno per poi essere assorbiti dalla consortile, percependo nel frattempo un'integrazione.

Leoluca Orlando ha comunicato l’intenzione di provare a recuperare altre economie ma la Uiltucs chiede più garanzie: “Voleva ridurre tutte le mansioni a due livelli – spiega Flauto - ma non è possibile, bisogna tutelare le mansioni e le professionalità degli operai”.

Il Comune attende tra l’altro un parere sul fatto che la Reset sia esente o meno dall’Iva e Orlando ha promesso di impegnare eventuali economie da Irap e Iva sulla Gesip. “Ma i lavoratori non possono tornare a tempo pieno solo se ci saranno le condizioni, questo deve essere il punto di partenza dell’accordo che non può essere legato solo al realizzarsi di eventuali circostanze”.

Secondo il segretario generale della Uiltucs Sicilia,  “il problema sarebbe facilmente risolvibile. Lo stesso sindaco ha spiegato che per ogni lavoratore delle partecipate che va in pensione si salvano due lavoratori e mezzo della Gesip. Sappiamo che quest’anno erano possibili 150 prepensionamenti e altri 200 il prossimo anno. Il sindaco si impegni a rispettare l’accordo preso coi sindacati e il ministero”.

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