Una donna incinta ferita, diverse persone contuse travolte dalla folla impazzita e il secondo round alla Marinella. L’attesissima festa di san Cosma e Damiano a Sferracavallo, borgata marinara a pochi chilometri da Palermo, rischia di finire in tragedia. La dinamica riporta alla mente la strage di Morreale. È circa l’una di notte e la vara dei «santuzzi» è quasi arrivata in chiesa quando nella vicina piazza sarebbero stati esplosi dei colpi di arma da fuoco che avrebbero ferito anche una donna incinta. Le testimonianze del momento sono confuse e non tutte concordano sul fatto che a ferire la donna in gravidanza sia stato un proiettile vagante. A scontrarsi sarebbero due gruppi: uno dello Zen e l'altro della Marinella.
E mentre a Sferracavallo veniva riportata la calma, si sarebbe consumata la vendetta alla Marinella dove sono stati esplosi dei colpi contro la saracinesca di una macelleria.
Gli attimi di terrore vissuti dalla folla
«Io portavo la vara, ci hanno urlato di abbassarci perché stavamo sparando. Non sapevo cosa fare, ho pensato ai miei familiari. È inconcepibile ciò che è successo». È il racconto di uno dei membri della congregazione di San Cosma e Damiano. La vara era a pochi metri dalla chiesa quando è iniziato lo scappa scappa: «Ci hanno fatto abbassare, non ci potevo credere - prosegue l’uomo - per una festa del genere c’era pochissima sicurezza».
La folla inizia a scappare e si riversa sulla chiesa dove impatta il muro di persone in attesa dell’ultima ballata dei santuzzi: chiunque si trovi sulla strada viene travolto, altro spingono e riescono a scappare. «Ho afferrato il braccio di mia cugina e l’ho portata a casa di nostra nonna, che abita proprio difronte la chiesa. Poi ho sentito gli spari» racconta una ragazza. Chi abita nelle palazzine intorno alla parrocchia e nelle piccole stradine che tagliato la via Piazzetta Sferracavallo è sceso giù e ha aperto i portoni per far riparare più gente possibile. «Amici e non, qui ci conosciamo tutti - ha detto una signora - abbiamo aperto e fatto rifugiare chi potevamo».
Nel video il fuggi-fuggi dopo gli spari
Caricamento commenti
Commenta la notizia