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Delitto Bacchi a Balestrate, la madre: «L’assassino rischia poco»

Per il pestaggio mortale di fronte alla discoteca di Balestrate contestato il delitto preterintenzionale. Daniela Vicari: «Così lo uccidono di nuovo»

«Mio figlio era tutto per me. Quante volte deve essere ancora ucciso?». È un fiume in piena, Daniela Vicari, la mamma di Francesco Bacchi, il giovane di Partinico ucciso durante una rissa davanti alla discoteca Medusa di Balestrate. Era il 14 gennaio scorso. Ora il giudizio immediato per Andrea Cangemi, 21 anni, colui che, secondo l’accusa, provocò la morte del figlio diciannovenne della Vicari e di Benedetto «Ninì» Bacchi (condannato per mafia per altre vicende): la madre della vittima ritiene che «l’ennesima ingiustizia» di questa vicenda sia contenuta nel capo d’imputazione formulato dalla Procura. L’ipotesi è infatti di omicidio preterintenzionale (o «oltre l’intenzione»): vale a dire che la morte sarebbe stata provocata senza la volontà reale di uccidere.

Secondo la donna, però, in quella terribile notte di Balestrate, quando il figlio venne aggredito, le intenzioni di chi colpì Francesco sarebbero state quelle di uccidere: «Penso semplicemente che sia un’offesa all’intelligenza umana - afferma -. Siamo di fronte a un fatto compiuto, reale, oggettivo. Un processo facile, chiaro, nitido come l’acqua e cercano in tutti i modi di imbrattare ciò che è evidente. Mio figlio è stato assassinato perché ha ricevuto dei calci letali nelle parti vitali del corpo».

Un servizio completo di Michele Giuliano sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi

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