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Palermo, i commercianti di viale Strasburgo: «Siamo sconvolti, Onorato era una persona squisita»

Il negozio Casa, dell'imprenditore trovato morto nella sua auto, è aperto, i dipendenti preferiscono non parlare di quello che è successo

I fiori sono adagiati su un tavolo in esposizione in vetrina, spostati dai dipendenti del negozio che li hanno trovati ai piedi della porta di ingresso. In viale Strasburgo 294, a Palwermo, da oltre trent’anni sede del negozio Casa, dell’imprenditore Angelo Onorato, trovato morto sabato pomeriggio all’interno della propria Range Rover parcheggiata in viale Regione Siciliana, direzione Mazara, i musi sono lunghi. I dipendenti accolgono i clienti con sorrisi di cortesia, ma appena si nomina il nome dell’architetto e se qualcuno vuole lasciare un proprio ricordo personale, il volto cambia. «Preferiamo di no», la risposta secca.

Non c’è molta voglia di parlare dell’episodio e chi lavora da Casa preferisce stringersi nel silenzio, evitando telecamere, taccuini e macchine fotografiche. L’attività rimane aperta, mentre fuori la vita continua a scorrere frenetica. «Sì lo conoscevo - racconta un residente della zona, che preferisce l’anonimato - questo è un negozio storico. Quando ho appreso la notizia sono rimasto pietrificato. Non saprei dire, so soltanto che mi dispiace molto».

Nel quartiere tutti conoscevano, anche solo di vista o di nome, l’imprenditore. Tra i tanti anche il titolare di un altro storico negozio. «Siamo qui da circa trentacinque anni», racconta l’imprenditore. Anche lui preferisce rimanere nell’anonimato. «Come loro - prosegue - siamo un’attività di lungo corso qui in viale Strasburgo. Avevamo un ottimo rapporto di buon vicinato ed eravamo diventati anche l’uno cliente dell’altro: lui ci portava le sue lenti, i suoi occhiali, comprava il liquido per le lenti a contatto. Io dal canto mio - prosegue - quando mi è stato necessario sono stato anche suo cliente». Il negozio Casa, come suggerisce il nome, si occupa della vendita di cucine, bagni e altri materiali per le abitazioni. «Era una persona per bene - prosegue il vicino di attività - non eravamo di certo amici - specifica - ma stando da trent’anni sempre qui si era sviluppato un ottimo rapporto di buon vicinato. Non sappiamo nulla - continua -, quello che possiamo dire è che era una persona squisita e siamo molto dispiaciuti per ciò che è accaduto. Ci stringiamo al dolore della famiglia».

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