Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Gioielli, olio, soldi e anche un contratto per l'amante: nell'inchiesta di Partinico un'infinita lista di regali ai pubblici ufficiali

La dipendente del Comune di Balestrate Maria Rita Milazzo diede indicazioni alla coop Nido D’Argento su come impostare l’offerta per i centri estivi e in cambio ottenne l’assunzione della figlia e del nipote

C’era chi, come la dipendente del Comune di Balestrate Maria Rita Milazzo, ora indagata per corruzione e turbativa d’asta, dava indicazioni alla coop Nido D’Argento su come impostare l’offerta progettuale, per aggiudicarsi la gestione dei centri estivi e in cambio otteneva l’assunzione della figlia e del nipote nella stessa coop. Uno dei tanti episodi con regali in cambio di favori che vengono fuori dall'indagine condotta dai carabinieri che ha portato a otto arresti e a tre misure di sospensione dai pubblici uffici. Inchiesta nata a Partinico, dove ha sede la cooperativa sociale al centro del giro di tangenti, e che ha raggiunto i comuni di quattro province (oltre a Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta).

Il lavoro per la figlia della dirigente comunale

«Secondo te che attività si potrebbe proporre?», chiedeva Massimiliano Terzo, dipendente della cooperativa Nido D'Argento finito in carcere, alla dirigente del Comune di Balestrate, Maria Rita Milazzo, per capire come vincere una gara. «Potresti fare attività di laboratorio... di pittura, di scrittura. La scuola prevista è l’Aldisio, c’è un grande giardino attorno. Se voi avete anche piscine esterne fargli fare giochi lì... secondo me queste attività voi potreste proporre...», rispondeva lei. Ma i consigli della dirigente avevano un prezzo: «Ti volevo chiedere, ma c’è possibilità di lavorare per mia figlia?». E Terzo ripondeva: «Se noi riusciamo ad acchiapparne qualcuno sì, certo! Vabbé, se c’è poi l’assegnazione... non ti preoccupare, dico, che in base alla disponibilità che ha lei, la facciamo... la inseriamo».

Le collane con smeraldi

Dall'inchiesta viene fuori anche che Michela Sclafani, funzionaria all’ufficio direzione politiche sociali della Città Metropolitana di Palermo, velocizzava la liquidazione dei pagamenti che spettavano alla coop per i servizi socio assistenziali svolti (tra cui quello del trasporto scolastico degli studenti con disabilità) e riceveva, per il suo aiuto, insieme al marito Giovanni Dalia, collane con smeraldi da 1.800 euro, profumi di marca, olio d’oliva, dolci e panettoni e l’assunzione di amici nella cooperativa. Gli episodi sono emersi nell’inchiesta della Dda di Palermo sulla cooperativa di Partinico Nido D’Argento che ha portato a 12 misure cautelari. Un indagato è ancora ricercato.

C’era poi chi, come Antonio Geraci, presidente della commissione aggiudicatrice di una gara bandita del Comune di Gela, faceva sì che a vincere fosse la Nido d’Argento, incassando come contropartita 2 mila euro tramite l’ex sindaco di Partinico Salvatore Lo Biundo.

I 7.500 euro al dirigente del distretto socio-sanitario

La lista dei favori ricevuti dalla coop in cambio di soldi e regali è lunga, infinita. Per gli inquirenti ad esempio anche il dirigente del distretto socio sanitario di Agrigento, Gaetano Di Giovanni, ora capo dei vigili della Città dei Templi, avrebbe favorito l’affidamento del servizio di assistenza domiciliare socio-assistenziale per anziani non autosufficienti (per un totale di 204.051 euro) alla società Medea controllata da Gaglio e dei servizi socio-assistenziali nei comuni di Santa Elisabetta e di Agrigento (per un importo complessivo di 89.355) alla Nido D’Argento, in cambio di 7 mila 500 euro in tre tranche. L’indagine ha svelato anche che la funzionaria comunale di Marsala, Maria Pia Falco, avrebbe preso soldi per far aggiudicare alla Nido D’Argento la gestione dei servizi socio assistenziali e che il responsabile del settore Politiche sociali e culturali del Comune di San Cataldo, Aldo Raimondi avrebbe favorito la coop in cambio di oltre 10 mila euro e un contratto da assistente sociale all’amante.

 

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia