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Festino e piano della sicurezza: «Via i dehors lungo il Cassaro»

Restrizioni per le strutture mobili su corso Vittorio Emanuele. Le rimozioni vanno effettuate a spese dei titolari dei locali

Via le fioriere, le panchine, gli ornamenti all'ingresso dei negozi e tutto ciò che può intralciare il flusso del corteo della Santuzza del 14 sera. Ma la vera novità è che i commercianti dovranno anche smontare a loro spese i dehors presenti sul Cassaro: pedane, paratie, ombrelloni, tavoli, sedie. È la prima volta che accade perché due anni fa, data dell'ultima edizione del festino, su corso Vittorio Emanuele non c'erano dehors a servizio di bar, ristoranti e bistrot.

Tutto questo lo prevede il piano della sicurezza che è stato discusso ieri in prefettura dal sindaco. Ma prima di confluire nell'ordinanza che sarà pubblicata oggi, i dettagli sono stati discussi in una riunione pomeridiana con Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, associazione Cassaro Alto e Cassaro d'Amare. «Abbiamo inaugurato un metodo di concertazione e condivisione delle informazioni che è stata apprezzata dalle associazioni di categoria», spiega il professore Maurizio Carta che è stato delegato dal primo cittadino a sovrintendere all'organizzazione della manifestazione in onore della patrona della città. L'unica cosa che gli esercenti hanno ottenuto è stato di ritardare un po' l'avvio dello sgombero. Era stato previsto sin dalla mattina di mercoledì 13, ma l'ora è stata spostata nel primo pomeriggio in modo che comodamente i locali possano «salvare» il pranzo.

Ieri mattina Roberto Lagalla si è incontrato col prefetto Giuseppe Forlani al quale è stato consegnato il piano della sicurezza del 398esimo Festino. Erano presenti le forze dell’ordine, la Protezione civile, i tecnici del Comune impegnati. «Affinché l’impegno profuso nell’organizzazione dei festeggiamenti si trasformi in un momento di aggregazione – spiega il sindaco - è necessario assicurarsi che tutto possa svolgersi per il meglio. Non possiamo però ignorare l’aumento dei contagi da Covid delle ultime settimane. Per questa ragione, invito tutti i palermitani che vorranno partecipare al Festino a venire già muniti di mascherina e ringrazio la Protezione civile che si occuperà di distribuire ai cittadini i dispositivi di sicurezza. Naturalmente resterò costantemente in contatto con le autorità sanitarie – ha concluso l'ex rettore - per monitorare e tenere alta l’attenzione sull’andamento dei contagi. Nelle prossime ore continueremo a lavorare ancora affinché i vari momenti della manifestazione, previsti in particolare tra la giornata del 13 e del 14 luglio, possano consentire ai palermitani di vivere i festeggiamenti in condizioni di massima sicurezza».

Com’è noto quest’anno il Festino si realizza con i contributo finanziario di istituzioni ed enti culturali. A cui si aggiunge ora la Cassa edile (Cepima) con 20 mila euro. La somma è stata deliberata all'unanimità dal comitato di gestione dell'ente bilaterale delle costruzioni presieduto da Giuseppe Puccio (Ance) e composto dal vicepresidente di turno Pasquale De Vardo (Feneal-Uil), Francesco Danese (Filca-Cisl) e Pietro Ceraulo (Fillea-Cgil), Angelo Diliberto (Ance) e Agostina Porcaro.

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