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Palermo, il brigadiere accusato di abusi sessuali sui piccoli calciatori: chiesti 10 anni e 8 mesi

Il centro sportivo della guardia di finanza dove si sarebbero consumati gli abusi

Dieci anni e 8 mesi. Rischia il carcere il brigadiere delle fiamme gialle di Palermo, Gianfranco Cascone, 54 anni, accusato di avere abusato sessualmente di nove bambini tra i 7 e i 10 anni che frequentavano il campo sportivo estivo ad Acqua dei Corsari proprio sotto la sua guida di allenatore di calcetto. È la richiesta del sostituto procuratore Giorgia Righi, durante l’udienza in camera di Consiglio celebrata ieri mattina nell’aula 24 davanti al gup Ermelinda Marfia. La guardia di finanza si è costituita parte civile.

I difensori delle piccole vittime delle violenze - tra i quali gli avvocati Claudia Corrao, Maria Laura Lima e Francesco Paolo Sanfilippo - hanno fatto emergere i danni imperituri che i bimbi hanno subito. L’avvocato Corrao ha rimarcato molto sulla natura pedofila «del soggetto, lucido, consapevole, spietato, in piena autodeterminazione». La sentenza è attesa il 15 giugno, dopo l’arringa finale del legale dell’imputato.

Il brigadiere accusato di essere un pedofilo era stato arrestato dalla polizia il 12 agosto dello scorso anno, trasferito prima ai domiciliari e poi sottoposto ad un trattamento sanitario. Contro di lui, la prima denuncia era partita dalla mamma di uno dei bimbi che sarebbero stati avvicinati e pesantemente molestati. Nell’ordinanza di custodia a suo carico, emessa subito dopo l’arresto in flagranza nella stessa struttura sportiva, il racconto choc dei piccoli: «Noi giocavamo al mundialito. Chi passava il turno usciva dal campo, il mister ci acchiappava e ci metteva sopra di lui, sopra le sue gambe e ci toccava nelle parti intime».

In genere gli abusi sarebbero avvenuti su una panchina accanto al campo di calcio, ma in estate anche nella piccola piscina gonfiabile. «Queste cose il mister le faceva anche in piscina - è annotato nel verbale di uno dei piccoli testimoni -. Ricordo che una volta era in piscina con... e quest’ultimo, quando si è alzato, il mister gli aveva tolto il costume, meno male che sotto lui aveva le mutandine. Queste cose il mister ha iniziato a farle a luglio, d’inverno non le ha mai fatte perché i genitori assistevano agli allenamenti. Lui lo faceva soprattutto a..., a lui l’ha fatto tantissime volte. Noi pensavamo che fosse uno scherzo, sembrava un gioco».

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