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Falsi vaccini a Palermo, Lo Voi: «Altri 8 casi, una seconda infermiera e un agente»

Un fermo immagine tratto da un video della polizia di Palermo

Corruzione, falso ideologico in atto pubblico e peculato. Sono i reati contestati al leader dei no vax Filippo Accetta, all’amico Giuseppe Tomasino e all’infermiera Anna Maria Lo Brano. Sono i tre fermati dalla Digos per l’inchiesta sui falsi vaccini a Palermo.

Le intercettazioni e le telecamere nascoste

Una inchiesta della procura di Palermo che colpisce il nervo più scoperto nella cronaca di questi giorni. L’idea era quella di ottenere il lasciapassare, il cosiddetto green pass rafforzato, anche senza essersi realmente sottoposti alla vaccinazione. Un risultato ottenuto dagli investigatori attraverso una serie di intercettazioni e telecamere nascoste, grazie alle quali è emerso che l’infermiera dell’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo di Palermo e gli altri indagati «avrebbero concluso un accordo corruttivo – dice il capo della procura di Palermo, Francesco Lo Voi -, in base al quale l’infermiera, in cambio di un corrispettivo in denaro, avrebbe simulato l’effettuazione della vaccinazione Covid19 nei confronti degli altri due destinatari del provvedimento di fermo, oltre che di due congiunti di uno di questi».

Ma i casi sotto la lente dei magistrati palermitani non sono solo questi. Le intercettazioni telefoniche ed ambientali e le riprese video presso il centro di vaccinazione «hanno permesso di accertare – dice ancora il capo della Procura - che la stessa infermiera avrebbe effettuato ulteriori otto false vaccinazioni nei confronti di altre persone, tra cui un’altra infermiera vaccinatrice che lavorava alla Fiera del Mediterraneo ed un appartenente alla polizia in servizio in questura a Palermo».

Il video sui social del leader no vax

C'è un video su TikTok dove Filippo Accetta, il leader no vax, finge di vaccinarsi con una boccetta di un prodotto per il corpo della Johnson & Johnson. «Anche Filippo Accetta - dice nel video - si è vaccinato Johnson, poi dice che sono no vax. Io mi vaccino perché credo al vaccino. Se non ci credete, vedete. Mi sono vaccinato ora. Ho la febbre».

Accetta in piazza a Palermo e Roma: Non mollare"

Accetta fino a ieri ha fatto propaganda no vax. «Buongiorno a tutti amici fratelli sorelle io vi voglio bene a tutti non mollare e resistere che a giorni ne sentiremo delle belle la verità e vicina credetemi la gente come noi non molla mai», ha scritto appunto ieri sulla sua pagina Facebook. Il 9 ottobre, il giorno dei disordini di Roma, aveva scritto: «Io c'ero e ne sono orgoglioso ragazzi per farvi vedere che la tv dice che eravamo in 10 mila quanto sono falsi... vi sembrano 10 mila?». E poi ogni giorno un pensiero, chiamando a non mollare «amici, fratelli e sorelle», come un guru no-vax: «Resistiamo - incitava Accetta - perché la gente come noi non molla mai. Noi amiamo la vita, la libertà, l’onestà e ci ribelliamo contro i soprusi e l’ingiustizia. Se faremo rispettare tutto ciò vivremo liberi». E dopo l’allargamento delle vaccinazioni ai più piccoli: «Popolo, apritevi gli occhi... ora pure con i bambini ve la prendete, maledetti, dobbiamo solo resistere e la verità verrà a galla buona giornata a tutti». E avvertiva: «Volevate i no vax, ora in piazza avete anche i vaccinati. Volevate zotici e ignoranti e vi siete ritrovati professori universitari, avvocati, magistrati, filosofi e psicologi. Volevate i fascisti, avete incontrato uomini e donne in ginocchio con il rosario in mano. Il popolo scende in tutte le piazze di Milano, Torino, Palermo... dal sud al nord una marea di gente perché la gente come noi non molla mai. Viva la libertà, no al green pass, giù le mani dai nostri figli».

Le reazioni all'indagine

L'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza auspica il licenziamento dell’infermiera coinvolta: «Le modalità con cui l'infermiera del Civico di Palermo avrebbe assunto condotte criminose per favorire i no-vax non sono solo incompatibili con l'esercizio di una professione sanitaria, ma indignano a fronte di una emergenza pandemica che paralizza il mondo ed espone al rischio della vita centinaia di milioni di persone. Auspico una immediata reazione in sede disciplinare con l'avvio del procedimento di licenziamento. Ma non sono meno gravi le condotte irresponsabili di quanti hanno avuto vantaggio dalle prestazioni rese».

Amaro anche il commento del responsabile dell’hub la Torre Francesco Cascio:«Sono sconvolto da ciò che è accaduto all’hub della Fiera.. Lavoriamo senza sosta dall’inizio della pandemia, cerchiamo di sensibilizzare e rassicurare ogni giorno chi viene a vaccinarsi, non ci siamo mai sottratti ai nostri doveri e mai lo faremo e sapere che un operatore sanitario possa falsificare delle vaccinazioni è disarmante.Lo è già accanirsi contro la scienza (uno dei fermati è leader dei no vax) ma lucrare vergognosamente sui vaccini è gravissimo e irrispettoso, non solo per chi lavora in prima linea, ma soprattutto per chi di covid è morto e continua a morire ogni giorno».

Sulla vicenda è intervento anche il deputato nazionale del Pd, Carmelo Miceli: «L'indagine svela un sistema criminale che non solo truffa lo Stato, ma mette anche a rischio la sicurezza di tutti noi. I fermi di oggi a Palermo confermano quanto siano indispensabili i controlli nella lotta al Covid e quanto siano necessarie pene severissime per tutti gli irresponsabili che con le loro azioni mettono a repentaglio la vita dei nostri figli e vanificano gli sforzi e i sacrifici che stiamo facendo da due anni a questa parte».

 

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