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Il video delle vaccinazioni "fantasma" a Palermo: ecco come faceva l'infermiera

Si avvicinava al paziente con la siringa in mano, svuotava il contenuto su un panno e poi introduceva l'ago sul braccio del paziente. Era questo il modus operandi di Anna Maria Lo Brano, l'infermiera dell'hub vaccinale di Palermo, fermata oggi dalla polizia nell'ambito dell'indagine sui falsi vaccinati. Agiva sempre nello stesso modo come ricostruito grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza raccolte dagli investigatori.

Azioni sulle quali sono intervenuti il presidente dell'Ordine degli Infermieri di Palermo, Nino Amato e la presidente della Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche, Barbara Mangiacavalli: "Gli arresti non chiudono la vicenda professionale, deontologica e morale di quest'infermiera che si è resa protagonista di un comportamento e di azioni indegne".

"Appena la magistratura - dice Amato - avrà concluso il suo iter, non escludo che il nostro Ordine si costituisca parte civile sia per il comportamento rispetto ai nostri assistiti, sia per il danno enorme di immagine che la professione infermieristica ha dovuto subire. Non arretriamo di un millimetro dalla nostra posizione, perché come professionisti sanitari abbiamo giurato di difendere e mantenere la salute dei cittadini. E con determinazione siamo fermamente convinti, anche da prima delle previsioni di legge, che la vaccinazione sia l'arma per combattere la pandemia".

E anche l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha auspicato il licenziamento dell'infermiera rimasta coinvolta nella vicenda.

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