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Incalzano gli incendi in Sicilia: canadair in azione sulle Madonie, nuovo fronte di fuoco sui Nebrodi

Incendio a Nicolosi, sull'Etna

Gli incendi non danno tregua in Sicilia. Dai Nebrodi alle Madonie, ancora in provincia di Trapani. Oggi le temperature sono molto alte ed è scattato lo stato di allerta. I vigili del fuoco e i forestali sono dislocati nel territorio per cercare di prevenire la diffusione delle fiamme. Una battaglia impari contro gli incendiari che in questi giorni hanno mandato in fumo centinaia di ettari di boschi e macchia mediterranea.

Ancora incendi sulle Madonie

Senz'altro una delle zone più colpite anche quest'anno. Dopo la devastazione dei giorni scorsi a Gangi, canadair in azione da questa mattina nella zona di San Mauro Castelverde. Nella zona boschiva già presa di mira nei giorni dagli incendiari, nuovi roghi sono stati appiccati dalla prime ore dell'alba.

Nuovo fronte di fuoco sui Nebrodi

Nella parte occidentale dei Nebrodi sono ripresi gli incendi che già nei giorni scorsi avevano provocato gravi danni soprattutto alle aziende zootecniche. Il nuovo fronte di fuoco si è sviluppato nelle campagne di Pettineo. I roghi sono stati innescati nella contrada Ciampra da dove si sono spostati devastando ettari di boschi e di macchia mediterranea. Prima che intervenissero un canadair e due squadre di vigili del fuoco appoggiate dalla Forestale e dalla Protezione civile, gli allevatori hanno organizzato vari presidi nelle aree più esposte per evitare che il fuoco tornasse a investire gli allevamenti.

Incendio sull'autostrada A29, traffico bloccato per ore a Salemi

Un incendio sulla A29, nel tratto tra Salemi e Gallitello, ha bloccato per alcune ore la circolazione delle auto, causando lunghe code. Il traffico è stato provvisoriamente bloccato in direzione Palermo, mentre l'incendio è divampato al km 73 ai margini della carreggiata. Oltre alle squadre dei Vigili del Fuoco, sul posto il personale di Anas per la gestione della viabilità e per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile.

Incendio a Poggioreale, fiamme lambiscono opera di Cretto di Burri

Non è stato ancora spento l'incendio che su due lati è divampato nella zona di Poggioreale in provincia di Trapani. Le fiamme hanno lambito il Cretto di Burri l’opera di land art realizzata da Alberto Burri tra il 1984 e il 1989 nel luogo in cui sorgeva la città vecchia di Gibellina, completamente distrutta nel 1968 dal terremoto del Belice. Le fiamme sono arrivate a una decina di metri dal Cretto. Fino al tardo pomeriggio hanno operato diversi canadair e un elicottero dei Vigili del Fuoco. L’incendio è monitorato dalla sala operativa della protezione civile regionale. Sul posto si è recato anche il sindaco di Gibellina Salvatore Sutera: "La delinquenza non si ferma nemmeno davanti ai luoghi sacri. Per fortuna il cretto di Burri non è stato danneggiato dalle fiamme che hanno distrutto la macchia mediterranea che lo circonda".

Il monito del vescovo di Cefalù: "Gli incendiari fuori dalla chiesa"

Arriva anche il monito del vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante, durante l’omelia per i festeggiamenti del Santissimo Salvatore. Ferma la condanna nei confronti dei responsabili degli incendi. «Chi si macchia di tale reato si pone fuori dalla comunione della Chiesa in quanto ha commesso un crimine contro il Creatore mettendo a rischio la vita delle persone e la distruzione del bene ambientale prezioso per la sopravvivenza di tutte le sue creature.
Parole forti, che seguono quelle usate nei due appelli lanciati in settimana. «Purtroppo i tristi episodi dei funesti incendi, ad opera di mani criminali, di questi giorni caldi di agosto - ha continuato il presule - mi spingono a pensare che ci troviamo di fronte a un pianificato disegno di desertificazione della nostra terra a vantaggio di sporchi interessi economici verso destinatari che per il nostro colpevole silenzio resteranno anonimi». Per questo motivo la diocesi destinerà, tramite la Caritas diocesana, la colletta di domenica 8 agosto per aiutare chi ha subito gravi danni dagli incendi.

Aiuti alle aziende danneggiate

Una situazione tale che il governo Musumeci è intervenuto a sostegno delle aziende zootecniche colpite dalla eccezionale ondata di incendi, per fronteggiare le più urgenti necessità legate alla sopravvivenza del bestiame. Per accedere al beneficio gli allevatori dovranno dichiarare alla Protezione civile siciliana (secondo i dettagli che saranno resi noti nell'avviso pubblico) la superficie a pascolo andata in fiamme, lo stoccaggio di fieno distrutto e il numero di capi detenuti.

Saranno ristorate anche le spese necessarie al ripristino delle recinzioni delle aree destinate a pascolo. Dopo una rapida verifica dell'Ispettorato agrario competente (che dovrà avvenire entro 24 ore), la Protezione civile provvederà ad accreditare la somma necessaria. L'intervento emergenziale si è reso possibile dopo la dichiarazione dello "stato di crisi" deliberata dal governo regionale, riunitosi in seduta straordinaria.

A Roccapalumba i roghi lambiscono le case

Forestali, vigili del fuoco e personale della protezione civile impegnati nelle operazioni di spegnimento di un incendio divampato nel territorio di Roccapalumba nei pressi delle abitazioni della piccola frazione d Regalgioffoli. Le fiamme stanno divorando ettari di vegetazione. Un altro incendio è scoppiato nella zona di Poggioreale. Anche qui sono impegnate le squadre antincendio composto da vigili del fuoco, forestale e protezione civile.

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