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Cefalù, il vescovo scomunica gli incendiari

Sono ancora una ferita aperta gli incendi che hanno colpito nei scorsi giorni le Madonie. E il vescovo di Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante, durante l’omelia per i festeggiamenti del Santissimo Salvatore ha usato parole durissime contro «chi si macchia di tale reato» poiché, ha proseguito senza mezzi termini, «si pone fuori dalla comunione della Chiesa in quanto ha commesso un crimine contro il Creatore mettendo a rischio la vita delle persone e la distruzione del bene ambientale prezioso per la sopravvivenza di tutte le sue creature».

Per Marciante - scrive Davide Bellavia sul giornale di Sicilia oggi in edicola - vi è «un pianificato disegno di desertificazione della nostra terra a vantaggio di sporchi interessi economici verso destinatari che per il nostro colpevole silenzio resteranno anonimi».

Ma la Diocesi cefaludense non si è limitata a stigmatiz- zare «i funesti incendi, compiuti da mano criminale», infatti destinerà, tramite la Caritas diocesana, la colletta di oggi per aiutare chi ha subito gravi danni dai roghi.

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