Un film già visto, ma che non veniva trasmesso da diverse settimane. Il Palermo si traveste da Bella Addormentata al rientro dagli spogliatoi e con un quarto d'ora di amnesia totale getta alle ortiche una vittoria che non sembrava in discussione alla fine della prima frazione di gioco. Perché sul campo della Cremonese seconda in classifica il Palermo era non solo avanti di due reti, ma anche in superiorità numerica. In un campionato così equilibrato, soprattutto fra le squadre di vertice, l'uomo in più è un vantaggio enorme, ma il Palermo deve ancora imparare a sfruttarlo bene. Anzi, in questo caso, si è superato, dato che ha regalato due gol in due minuti, presentandosi in campo impaurito al cospetto di una Cremonese con il coltello fra i denti.
Sono tre punti persi: due in meno nella classifica del Palermo e uno in più in quella della Cremonese, diretta avversaria nella lotta per il secondo posto e quindi per la promozione diretta in Serie A dietro al Parma che sembra irraggiungibile. Sfuma la quarta vittoria consecutiva. Il pari, intendiamoci, sarebbe stato un risultato apprezzabile di fronte a un avversario così forte, soprattutto nell'amatissimo ex tuttocampista Franco Vazquez e nel micidiale bomber Coda, 13 gol con quello di oggi, 3 in più di Brunori, che ha comunque raggiunto la doppia cifra grazie al rigore trasformato, mentre Ranocchia viaggia a un ritmo forsennato, quattro centri nelle ultime quattro gare.
Ma il rammarico non può sparire di fronte ai numeri del super attacco. Anzi, è proprio questo che preoccupa: che la squadra, con una fase offensiva così esplosiva, possa pensare che le partite si vincono da sole. Occorreva rientrare in campo con la dovuta concentrazione e cattiveria. Che la Cremonese sappia partire a razzo, del resto, si era già capito nel primo tempo, quando nei primi dodici minuti Coda, Sernicola e soprattutto Zamimacchia avevano messo a dura prova la resistenza rosa. Sembrava una partita a senso unico. Ma, come spesso accade, il Palermo sa incassare e piano piano uscire dall'angolo per colpire e far male. Così, grazie al consueto stacco imperiale di Segre, arriva il colpo di testa fermato dal braccio di Sernicola. Non c'è nulla per l'arbitro, ma non per la sala Var. Lungo esame davanti ai video, Massa va al monitor, rigore con la ciliegina dell'espulsione dell'esterno della Cremonese. Il suo braccio largo ha impedito un gol sicuro. Brunori spiazza Jungdal e il Palermo è sopra.
La Cremonese, nella parte centrale del primo tempo, accusa il colpo. Vazquez perde la testa di fronte alle ripetute trattenute degli avversari. Il Palermo ne approfitta e prende a tambureggiare, sfiorando il gol con Aurelio (zuccata imprecisa al 22'), Ranocchia (palla sul portiere al 32' su sontuosa imbucata di Brunori), Segre (girata di testa neutralizzata da Jungdal al 35') e Di Francesco (tiro ciccato al 39'). E Corini avrà pensato alla dura legge del gol, quando a due minuti dall'intervallo ha visto la palla danzare nell'area piccola della sua squadra, per fortuna calciata alle stelle da Pickel sull'uscita di Pigliacelli, che con un accenno di caccia alle farfalle aveva contribuito a rendere pericolosissima la palla spedita sotto porta da Zanimacchia. Ma la dura legge del gol può essere inapplicata una volta sola e a beneficiarne dunque è il Palermo, che regala alla platea dello Zini un triangolo futsal allo scadere della prima frazione: contagiri Gomes serve Diakité, il 23 da destra calcia lucidamente all'indietro su Ranocchia, che se vede la porta fa sempre gol e sa anche dare spettacolo: piatto sinistro studiato col goniometro e palla nell'angolo.
Due a zero e tutti sotto la doccia. Dove i rosa si saranno un po' cullati sugli allori, mentre i grigiorossi hanno sotterrato le spade spuntate della prima frazione per tornare in campo con le scimitarre. Pronti via e pallone per 5 minuti sempre in area Palermo, come fossero i ragazzi di Corini in 10 contro 11. Dell'ex Venezia Johnsen il primo assalto (palla deviata), subito seguito dal primo gol: Pigliacelli respinge non benissimo una gran botta di Coda, la palla resta in mano alla Cremonese, che fa la girare rapidamente con tre principi (Johnsen, Pickel e Castagnetti) indifferenti alla bella Aurora e la deposita in fondo al sacco. Per Castagnetti un altro gol al Palermo dopo quello dell'andata. Va peggio dopo due minuti. con un altro addormentato, Aurelio, inerme davanti al più temibile degli avversari. Coda inquadra la porta nel suo pregiatissimo mirino e pareggia i conti sul palo lontano della porta di Pigliacelli.
Il Palermo è tremolante, la Cremonese, spinta dai tifosi, arriva a sperare nel ribaltone e al 17' potrebbe anche riuscirvi, se il tiro di un difensore, Antov, non venisse deviato e mandato comunque a sfiorare il palo. Corini ricorre alla panchina per cambiare l'inerzia della gara e si affida all'artiglieria pesante. Entrano tutti gli attaccanti, Insigne, Soleri, Mancuso e anche Traorè, che alla fine è il più pericoloso di tutti, con un'azione personale al 44' conclusa da un destro a giro fuori di un soffio. Sarebbe stata una beffa per la Cremonese, dopo il 3-2 di Stulac al 97' nella gara d'andata. Martedì 27 si torna in campo, al Barbera: ospite la Ternana. Caccia alla sesta vittoria di seguito fra le mura amiche. Il secondo posto come traguardo. Oggi è sfumato per un ingiustificabile passaggio a vuoto in quei maledetti 5 minuti e anzi si è allontanato di un punto, data la vittoria in extremis del Venezia a Pisa.
Cremonese-Palermo 2-2
RETI: pt 18' Brunori (rig.), 45' Ranocchia; st 2' Castagnetti, 4' Coda
CREMONESE (3-5-2): Jungdal 6; Antov 6.5, Ravanelli 6.5, Bianchetti 6.5; Zanimacchia 6.5 (28' st Quagliata 6), Pickel 6, Castagnetti 7 (33' st Majer 6), Johnsen 6 (28' st Ghiglione 6), Sernicola sv; Vazquez 7 (33' st Falletti 6), Coda 7 (28' st Tsadjout 6.5). In panchina: Saro, Marrone, Ciofani, Afena-Gyan, Della Rovere, Abrego, Lochoshvili. Allenatore: Stroppa 6.5
PALERMO (4-3-1-2): Pigliacelli 5.5; Diakité 7, Nedelcearu 6, Ceccaroni 6, Aurelio 5.5; Gomes 6.5 (33' st Coulibaly 6), Segre 6.5; Di Mariano 5.5 (12' st Insigne 6), Ranocchia 7 (23' st Soleri 6), Di Francesco 6 (33' st Traorè 6.5); Brunori 7 (33' st Mancuso 6). In panchina: Kanuric, Graves, Stulac, Marconi, Vasic, Buttaro, Henderson. Allenatore: Corini 5.5
ARBITRO: Massa di Imperia 6
NOTE: giornata variabile, terreno in buone condizioni. Spettatori: 13.090. Espulso al 14' pt Sernicola per fallo di mano in area. Ammoniti: Castagnetti, Di Mariano, Ranocchia, Aurelio. Angoli: 6-9. Recupero: 2'; 3'
Nella foto di Tullio Puglia l'espulsione di Sernicola
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