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Spettacolo al Barbera, il Palermo travolge il Bari trascinato da Ranocchia

L'ex juventino apre le danze con un gol spettacolare. Poi segnano di testa Ceccaroni e Segre, che sfruttano al meglio gli assist di Di Mariano. Brunori non va in rete, ma salva due volte sulla linea

Sarà l'entusiasmo per un mercato con la M maiuscola, sarà la presenza di un faro in mezzo al campo come Ranocchia, sarà la crescita esponenziale di Segre, sarà la compattezza del gruppo, certo è che adesso il Palermo mette paura al campionato. Tre a zero al Bari, in gol due centrocampisti e un difensore, il bomber Brunori che salva due volte la sua porta, la difesa che tiene e stavolta non incassa gol, il centrocampo che fa gioco e diverte, le punte che fanno movimento e creano spazi anche per gli inserimenti dei terzini, la squadra intera che lotta su ogni pallone. Il Palermo, insomma, ha le carte in regola per puntare alla promozione diretta, pur dovendo competere con squadre attrezzate, Parma, Cremonese e Venezia su tutte.

Ma la classifica conviene guardarla domani, quando avranno giocato le altre e soprattutto dopo il big match Parma-Venezia. Per oggi c'è da lustrarsi gli occhi e riguardarsi la partita. Il Palermo sblocca il risultato solo alla fine del primo tempo, con uno spettacolare destro dell'uomo che nonostante i suoi 22 anni in sole due partite ha preso per mano la squadra.

Filippo Ranocchia, in una compagine che oggi ha mostrato diverse individualità di pregio (Segre, Brunori, Di Francesco, Diakité, Ceccaroni, Di Mariano), ha tecnica e personalità sufficiente per fare compiere un salto di qualità alla squadra. Non ha paura di osare, fa le due fasi con la stessa intensità e dal suo piede partono passaggi precisi e a volta terribili sberle. Sulla prima Brenno fa l'impossibile e salva in corner, sulla seconda, allo scadere della prima frazione di gioco, il portiere barese deve capitolare. Ma i rosa potevano andare in vantaggio già prima, se il palo non avesse fermato il colpo di testa di Di Francesco, che aveva provato a ribadire in rete la respinta di Brenno su un tiro di Gomes. Anche il centrocampista francese ha giocato un gran partita, beneficiando della presenza di Ranocchia al suo fianco.

A inizio ripresa il Bari ha messo paura al Palermo, ma stavolta è durata poco e presto i rosa hanno ricominciato a macinare gioco e hanno chiuso il match con il pezzo forte del repertorio, il colpo di testa. L'ingresso di Di Mariano al posto di Insigne ha dato linfa fresca alla manovra rosanero e il numero 10 si è confermato uomo-assist, come era avvenuto sabato scorso a Catanzaro. Punizione da destra tagliata in modo magistrale per la testa di Ceccaroni per il 2-0 e funambolica azione dalla sinistra per il cioccolatino servito all'uomo che di testa non sbaglia mai, Jacopo Segre, al suo settimo centro in questo spettacolare campionato.

Il Bari qualche pericolo lo ha anche creato e Pigliacelli ha trovato il suo migliore alleato in Matteo Brunori, che per due volte, una di testa e l'altra di piede, una nel primo tempo e l'altra nel secondo, ha tolto la palla dalla porta. contribuendo a tenere a zero il numero dei gol subiti, cosa che non accadeva dall'8 novembre, Palermo-Brescia 1-0. Ma anche Vicari ha evitato un rete sulla linea su tiro di Di Francesco, che non sempre oggi è stato lucido sotto porta, ma che ha svariato per tutto il campo, mettendo in crisi il sistema difensivo di Pasquale Marino.

Il nuovo acquisto Diakitè, al suo debutto in maglia rosa, non ha deluso le aspettative. Sempre presente in copertura, ha cancellato Menez dal campo. E in avanti ha esercitato al meglio il ruolo di stantuffo, mettendosi in risalto in almeno un paio di occasioni nel primo tempo, prima liberando Lund al cross con un colpo di tacco e poi andando in fuga sulla sua fascia e permettendo a Insigne di lanciare Brunori in zona gol (girata del 9 ben parata dal solito Brenno).

Dall'altro lato non gli è stato da meno Lund, che nel clima di esaltazione generale, ha fatto il suo in difesa ed è stato una costante spina nel fianco della retroguardia ospite, come è avvenuto ad esempio sul primo gol, quando, lanciato da Brunori, ha crossato lungo in condizioni difficili, mettendo in crisi Edjouma, che pur di fermare Insigne ha rimesso la palla di testa al centro dell'area, servendo un involontario assist a Ranocchia, che di controbalzo ha fatto partire un terra-aria troppo forte e preciso perché Brenno potesse compiere l'ennesimo miracolo della sua partita. Un gol giunto a un minuto dalla fine del primo tempo, quello che serviva per scacciare i fantasmi e per consacrare il nuovo re della Favorita.

Palermo-Bari 3-0

RETI: pt 44' Ranocchia; st 27' Ceccaroni, 36' Segre

PALERMO (4-3-3): Pigliacelli 6.5; Diakité 6.5 (37' st Graves sv), Nedelcearu 6.5, Ceccaroni 7, Lund 6.5; Ranocchia 8 (31' st Coulibaly sv), Gomes 6.5, Segre 7.5; Di Francesco 6.5 (31' st Vasic sv), Brunori 7 (37' st Soleri sv), Insigne 6.5 (21' st Di Mariano 7). In panchina: Kanuric, Stulac, Mancuso, Marconi, Buttaro, Aurelio, Henderson. Allenatore: Corini 6.5

BARI (4-3-3): Brenno 7; Pucino 6 (42' st Guiebre sv), Matino 6, Vicari 6.5, Dorval 6; Maita 6, Acampora 6 (42' st Lulic sv), Edjouma 5.5 (33' st Morachioli sv); Kallon 6.5, Puscas 6 (20' st Nasti 6), Menez 5.5 (20' st Achik 6). In panchina: Pellegrini, Pissardo, Bellomo, Zuzek. Allenatore: Marino 6

ARBITRO: Tremolada di Monza 5.5

NOTE: Serata umida, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 23.392. Ammoniti: Acampora, Di Francesco, Matino, Vasic. Angoli: 4-7. Recupero: 2'; 4'

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