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Dalla primavera alla panchina, Brescia-Palermo è la partita del grande ex Corini

Una partita "fatta in casa", quella tra Brescia e Palermo, per Eugenio Corini. Lunedì 26 dicembre alle ore 12:30, sarà soprattutto la sua giornata. Se il capoluogo siciliano è infatti quello in cui l'ex centrocampista ha espresso maggiormente il suo valore, la città lombarda è quella che lo ha "partorito" e lanciato anche nel mondo del calcio.

A Brescia Corini ci è nato e poi si è innamorato del pallone. Prima tutta la trafila nelle giovanili, poi la Primavera nel 1984. Sogni ancora trasparenti, prima che si trasformassero in realtà. L'esordio tra i professionisti arriva nel 1987, in Serie B. In quella stagione (1987-88) colleziona appena 14 presenze in tutte le competizioni. Problemi di ambientamento, difficoltà di percorso che certo uno come lui avrebbe superato. E infatti ogni anno registra un miglioramento netto: nella stagione successiva gioca 29 volte e nell'annata 1989-1990, segna addirittura 9 reti in 34 presenze.

Brescia è il luogo che ha gettato le fondamenta, che lo ha valorizzato quando forse in pochi ci credevano. E dopo 3 anni da professionista con la maglia delle rondinelle, lo chiama infatti la Juventus, che lo acquista per 5 miliardi di lire. Poi Sampdoria, Napoli, Piacenza e Chievo, prima di passare al Palermo. In Sicilia, ciò che ha fatto è cosa ben nota. In rosanero 4 anni stupendi, con la fascia da capitano al braccio e anche il titolo di capocannoniere nella stagione 2006-2007 dopo aver segnato 10 reti. 11 anni dopo, Corini ha smesso di fare il calciatore, ha già avuto diverse esperienze in panchina (Crotone, Frosinone, Chievo, Palermo) e torna, come per volere del destino, al Brescia. Firma il 18 settembre del 2018 e subentra a Suazo. Il 1° maggio, ottiene la promozione matematica in Serie A vincendo in casa contro l'Ascoli. Con il pareggio a Cremona (1-1) è certo anche del primo posto. Apoteosi, nella sua casa. Forse la prima. Mentre una parte del suo cuore ha sempre battuto per i colori rosanero del Palermo. Palermo, proprio dove adesso vuole scrivere la storia come a Brescia, ma al termine di un percorso fatto di strategia e professionalità. Di pazienza e logica. Un viaggio intelligente, per ripetere la storia a voce alta. In una terra che lo ha cresciuto come figlio adottivo. Da Brescia a Palermo, Corini lunedì gioca sicuramente in casa.

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