Un altro appuntamento fallito, un’altra occasione sprecata, la seconda consecutiva. Il doppio turno casalingo avrebbe dovuto dare ossigeno alla classifica del Palermo che invece, in virtù dei risultati delle dirette concorrenti, diventa davvero preoccupante. Finisse oggi il campionato, i rosanero sarebbero retrocessi vanificando l’entusiasmante promozione dello scorso maggio.
Un pareggio che agli occhi dei tifosi ha il sapore di una sconfitta: ma la delusione della gente del Barbera non è figlia soltanto della gara disputata contro il Cittadella ma dell’intero periodo, di un trend che non si riesce ad interrompere. Di un andamento sempre negativamente uguale. E la squadra sembra non avere le energie per tirarsi fuori da questa situazione. Corini le prova tutte dal punto di vista tattico ma i risultati sono sempre gli stessi. Le partite sempre uguali, il copione mai diverso. Un Palermo che fatica, stenta, spesso subisce e non da mai l’impressione di poter sovrastare gli avversari.
Ed i numeri accompagnano ovviamente questo andazzo. Numeri impietosi che relegano i rosanero nella zona rossa della classifica che al momento significa retrocessione diretta. E vediamoli questi numeri, preoccupanti ed allarmanti. Il dato più eclatante è il numero di punti conquistati: solo 2 in 5 partite di cui ben 3 al Barbera.
Sintomo purtroppo che lo stadio per questa squadra non è un valore in più. Due soli punti conquistati con tre squadre abbordabili, dello stesso livello: tre scontri diretti gettati al vento. Nelle ultime 5 gare solo il Benevento ha fatto come il Palermo ed infatti nel club del presidente Vigorito c’è burrasca con Cannavaro che presenta le dimissioni (poi respinte) dopo poche gare in panchina. Tutte le altre hanno fatto più punti dei rosanero e dei campani. Altro dato allarmante i gol segnati: con 9 palloni mandati in rete, i rosanero, dopo il Cittadella (che però subisce meno) sono la squadra col peggior numero di reti realizzate. Palermo in compagnia di Cagliari (una gara in meno), Benevento e Cosenza. E non è un caso se le squadra al momento più in crisi sono proprio i rosanero, i calabresi e i campani. I numeri, purtroppo, non mentono.
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