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Brunori perno del Palermo, pochi gol ma è il punto di riferimento per i rosa

Matteo Brunori (foto Tullio Puglia)

Non solo bomber: adesso Matteo Brunori si spreme anche per la squadra. Ecco servito l'altro volto del 27enne, nel match contro il Pisa. Per lui 2 assist e tanti, tantissimi duelli a centrocampo.

Il primo a fare sportellate con le retroguardie avversarie, l'ultimo ad arrendersi, sempre. L'ex Juventus si è "concesso" interamente al Palermo, a suon di gol e assist per i compagni. Sono 3 le reti in 9 partite e 3 anche i passaggi chiave. Insomma il centravanti di Corini è entrato in 6 delle 9 reti realizzate dal Palermo in questa stagione.

Una sorta di dipendenza, alla quale questa squadra non può fare a meno. Almeno per ora, anche se già con i toscani si sono visti dei segnali incoraggianti. E, soprattutto, si sono sbloccate le ali d'attacco (a segno Di Mariano ed Elia). Ma è sempre Brunori l'epicentro della giocata. Sul primo gol realizzato da Di Mariano, è stato infatti l'attaccante a vincere un duello di testa sul rilancio di Pigliacelli e a mettere in porta l'ex Lecce. Il secondo, scaturisce sempre da un'invenzione del bomber, che con tempismo perfetto serve l'assist geniale per Elia.

La rete, manca però da ben 400'. L'ultimo squillo contro il Genoa, che corrisponde anche all'ultima vittoria dei rosanero in campionato. Era la quinta giornata e si giocava al Renzo Barbera. Dopo quel sigillo, sono arrivate per i rosanero 3 sconfitte contro Frosinone, Sudtirol (al rientro dopo la sosta) e Ternana. Quando poi è tornato lo zampino del numero 9, il Palermo ha iniziato di nuovo a portare punti a casa. L'ultimo assist lo aveva regalato sempre ad Elia, alla prima giornata, contro il Perugia. Un lancio di 35 metri a servire l'ex Benevento che non sbagliò a tu per tu con il portiere avversario.

Il nuovo "segreto" di Brunori è muoversi qualche metro indietro per aprire spazi agli esterni, che convergono a loro volta verso la porta avversaria. L'attacante che in Serie C aveva segnato 29 gol stagionali tra campionato e playoff, adesso trova difensori più preparati e soprattutto una squadra (la sua) che fa una fatica tremenda a rendersi pericolosa in avanti. Per questo motivo, è necessario un sacrificio in più: qualche metro indietro per andare a prendere il pallone e far salire la squadra.

La causa dei suoi "soli" 3 gol è anche questa. Emblematica, in tal senso, la trasferta di Terni nella quale il 27enne non ha ricevuto un solo pallone giocabile. Spesso i rosanero hanno provato a servirlo con lanci lunghi, spesso senza esito. Di fronte alla poca assistenza, sembra che da Pisa in poi Brunori voglia costruirsi "da solo" la propria partita, accettando di lottare qualche metro indietro per fare spazio agli inserimenti dei suoi compagni. E il risultato, per ora, non è per niente male. Certo che, poi, un attaccante vive di gol. E Brunori ha bisogno di ritrovarlo per il suo bene e per quello della squadra.

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