Il cambio di rotta c’è stato, nei risultati e nella difesa. Il Südtirol che domani verrà al Barbera è quello rinato con la cura Bisoli, che nelle ultime tre partite ha fatto sette punti e che ha subito solo due reti (mentre nelle precedenti tre gare di campionato ne aveva subiti addirittura otto). Non un avversario morbido, ma il tecnico subentrato sulla panchina tirolese non intende fare voli pindarici. Tanto più adesso che si trova alle prese con diverse assenze: «Contro il Palermo non saremo al 100%. Belardinelli ha avuto qualche problema dopo la partita contro il Como, quindi non ha fatto nessun allenamento con la squadra. Nicolussi, invece, venerdì ha avuto un’infiammazione tendinea. Gli altri hanno fatto invece molto bene. Il lavoro che abbiamo fatto, però, ha bisogno di tempo per vedersi».
E meno male, verrebbe da dire. Perché se fino all’avvento di Bisoli, il Südtirol sembrava già condannato ad essere la squadra cuscinetto del torneo, l’uomo del miracolo Cosenza ha trasformato i tirolesi in un gruppo granitico, riportando alla mente il campionato di C vinto lo scorso anno con 90 punti nel girone A e soltanto nove reti incassate in tutto il torneo.
È proprio da questa base che è ripartito il tecnico, trovando nei giocatori le giuste motivazioni per cercare di risalire la china dopo un difficile avvio di stagione: «Durante questa settimana - prosegue Bisoli - il gruppo ha fatto ottimi allenamenti, riuscendo a far crescere l’intensità ed i minuti a disposizione. Penso che al momento ci siano circa 80 minuti a disposizione».
Adesso, per il Südtirol, arriva una delle trasferte più prestigiose della propria storia. Non sarà la prima volta in Sicilia per il club di Bolzano, che ai vecchi tempi della Lega Pro senza suddivisione geografica ha dovuto affrontare Trapani e Siracusa nel suo stesso girone, ma al Barbera i tirolesi non hanno mai giocato prima d’ora. E lo faranno con un pubblico che si preannuncia caldo, come nelle precedenti giornate di campionato. Dall’alto della sua esperienza, però, Bisoli non vuole che i propri giocatori sentano il peso della piazza avversaria: «Il fatto che a Palermo sugli spalti ci potrebbero essere 20 mila spettatori non dovrà incidere sui miei ragazzi». D’altronde, classifica alla mano, le due neopromosse sono a pari punti e nell’ultimo periodo il Südtirol non ha avuto timori reverenziali né a Como, né col Pisa. Meglio non sottovalutarla, questa matricola alla prima trasferta palermitana della sua storia, che dall’arrivo di Bisoli in panchina ha dimostrato di poter far male a tutti.
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