Forse non esistono felicità trascurabili. Forse esistono gli sparuti, incostanti, sprazzi di bellezza. E sono quelli che ci tengono in vita. Ci fanno capire che la speranza dovrà avere sempre meglio sul timore.
Questa sera, questo, è forse l’insegnamento che tutti i supporter rosanero si porteranno a casa. Il sorriso è tornato a splendere, dopo che per diversi minuti l’incredulità era la protagonista di questa serata. Il Palermo pareggia 2-2 con la Virtus Entella dopo un match inverosimile.
La coreografia è, ancora una volta, da categoria superiore. Uno spettacolo degno di un big match di serie A: inizia così Palermo-Virtus Entella che deve assegnare l'ultimo posto libero fra le 4 semifinaliste di questi spareggi promozione: 33.024 contro 19 ospiti presenti.
Ma l’avvio del match è molto frammentato con un'Entella visibilmente arrembante ed un Palermo che soffre nei primi minuti, con Lancini in evidente difficoltà.
Al 4' il Palermo realizza un gol dopo un contropiede da manuale ma l'arbitro annulla prontamente: Brunori aveva calciato e colpito il palo, Floriano, a porta vuota aveva insaccato. Ma alla fine un nulla di fatto. Da quel momento fasi del gioco molto spezzettato, quando i rosanero pressano mettono in soggezione i biancocelesti ma i tentativi sono sporadici e pressoché inutili.
Dopo circa venti minuti dal fischio d’inizio i ragazzi di mister Baldini iniziano a guadagnare metri sulla metà campo avversaria, e ci provano nuovamente con Luperini che di testa su calcio d'angolo manda il pallone fuori di poco. Il Palermo inizia ad esserci. Come protagonista.
Nonostante le trame di gioco stentino a venir fuori, i sistemi di gioco delle due squadre sono differenti e sicuramente ne giova lo spettacolo al Barbera. L’ultima occasione rilevante a primo tempo arriva quasi allo scadere, al 44’. Viene chiesto da tutta la panchina rosanero un calcio di rigore per un fallo evidente di Sadiki su Brunori all’inizio dell’area piccola. Continuano per alcuni secondi le proteste e la Virtus Entella si trova subito in una situazione di due contro uno: è bravo Lancini a ribattere il pericoloso passaggio di Magrassi. Si va all’intervallo sullo 0-0 dopo aver assistito ad un match a tratti divertenti, a tratti eccessivamente tattico ma sicuramente godibile. Un tempo sicuramente vivace e frenetico
Il secondo tempo si apre con lo spettro di un incubo a cui nessuno vuole credere. Dopo una importantissima occasione per il Palermo, al 51’ con Soleri, al 56’ arriva un calcio di rigore dalla dubbia veridicità. Merkaj realizza la rete, la sua 14esima in questa stagione. L’Entella va 0-1 e ammutolisce per pochi istante gli oltre 33mila presenti al Barbera.
La formazione siciliana continua ad essere in piena confusione e dopo 15 minuti, al 71’, Karic mette a segno lo 0-2. In questo momento L’Entella è in semifinale, il Palermo fuori. Il cielo si tinge di nero, i bambini non sorridono e sono increduli, il boato si trasforma in un silenzio assordante.
Ma l’assurdo arriva qui: al 77’ Soleri accorcia le distanze con un tiro che dal limite dell’area, calciato fortissimo, spiazza Borra. Il Barbera torna ad essere una bolgia.
Ci vogliono soltanto poco più di 4 minuti per far riaccendere definitivamente il sogno: Fella, in rovesciata, sigilla il 2-2. I rosanero sono ad un passo dalla semifinale.
Negli ultimi minuti la gara è molto spezzettata, dare manovra e continuità al gioco è pressoché impossibile. Triplice fischio, 2-2 al Barbera. I rosanero vanno avanti, in semifinale affronteranno la Feralpisalò: andata in trasferta per i rosanero mercoledì 25. Il sole è tramontato ma il sogno non è terminato e, forse, è appena iniziato.
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