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Il Palermo a Potenza va sotto di due gol, Soleri e Brunori lo cacciano fuori dai guai: 2-2

Il gol di Soleri (foto di Tullio Puglia)

Ottavo gol, come gli altri da subentrato. Anche perché da titolare... non gioca mai. O quasi. A dire il vero, da titolare Edoardo Soleri aveva giocato contro l'Avellino. Risultato? 2-1 per il Palermo, in rimonta. Ma senza segnare. Oggi, con il Palermo di nuovo chiamato a risalire la china del risultato, in quel di Potenza, è toccato a Soleri togliere le castagne dal fuoco, o meglio Baldini dalla graticola. Prima il gol dell'1-2, poi l'azione del rigore del 2-2. Buon compagno di scorribande il solito Brunori (sua l'incursione che permette a Soleri di finalizzare sul primo gol e suo il destro che trasforma il penalty del pareggio), ma non bisogna dimenticare la fondamentale parata di Massolo sul 2-0 per i padroni di casa, contro uno Zampano talmente solo da pensarci troppo e farsi ipnotizzare dal portiere rosa. Avesse incassato la terza rete, il Palermo non l'avrebbe più ripresa. Invece, quel gol evitato a meno di un quarto d'ora dalla fine, come spesso avviene nel calcio, ha galvanizzato i rosa, che si sono riversati in avanti come fino a quel momento non avevano fatto, trovando in Soleri il condottiero della riscossa.

Non era cominciata poi così male per il Palermo la gara di Potenza. Impalpabile il prescelto Felici sulla sinistra, ma tonico e pimpante Valente sulla destra. Capace di mettere palloni pericolosi per Brunori, che - si sa - sulle palle tagliate va a nozze. E capace anche - l'ala destra - di farsi trovare libero all'11' su corner ben calciato da Dall'Oglio. Meno felice il calcio di Valente, debole e in bocca al portiere: una caramella da scartare. Al 26' però il cross di Valente è forte e teso e per evitare che sul pallone si avventi il bomber italo-brasiliano,  Cargnelutti deve intervenire come può, di testa e in tuffo, spedendo la palla verso la porta e chiamando Greco a una splendida parata.

Il Palermo sembra potere passare prima o poi. Avesse il granito in difesa, sarebbe una partita in discesa. Invece, in difesa c'è il burro e due minuti dopo il gol evitato per un pelo, nel rispetto di un adagio forse più vecchio del football, il Potenza segna con un gigante come Romero, che devia la palla in porta - sul cross del Valente del Potenza, alias Coccia - non di testa ma di piede, arrivando in anticipo su un evanescente Doda.

Un copione già letto e recitato. Il Palermo si immusonisce e non impensierisce, ma al primo di recupero del primo tempo sfiora il pareggio: Dall'Oglio batte un calcio d'angolo dalla destra, Marconi lo raccoglie di testa dal vertice dell'area di sinistra e alza una palombella che scavalca tutti e va a impattare la traversa, la palla torna indietro e Lancini prova a infilarla sull'altro angolo, dove trova Romero a difendere il suo gol, salvando sulla linea di porta. Tutto di testa.

A inizio ripresa Baldini estrae dal mazzo tre carte e le getta sul tavolo verde, pardon sul terreno di gioco: Buttaro, Odjer e... il jolly Edoardo Soleri. Con un  jolly speri di pareggiare presto, ma se in mano non ti passa nulla, aspetti tempi migliori. E aspettando aspettando, un jolly lo trova anche il Potenza, al quarto d'ora: una perla di Cuppone che dallo stesso vertice di Marconi nel primo tempo pennella un giro che nemmeno Miccoli contro la Juve negli anni più rosa.

Due a zero e si rimescola il mazzo. Entra anche Floriano, si arriva alla mezzora o poco oltre, quando l'ennesima amnesia difensiva del Palermo manda Zampano a tu per tu con Massolo. Troppo facile. Marco il portiere? Tiro a destra? Tiro a sinistra? Zampano alla fine cerca l'angolo alla sua destra e trova il piede di un Massolo rimasto lì glaciale a chiudere lo specchio della porta.

È l'episodio che cambia la partita. Da quel momento è un arrembaggio del Palermo. 33': gol sbagliato e gol incassato, Brunori slalomeggia, lo fermano, ma la palla va a Soleri, che la incrocia forte sotto la traversa per il 2-1. Passano 3' e Brunori trova il gol su assist di Luperini, ma l'arbitro vede un fuorigioco dell'ex Trapani. 41': De Rose dalla distanza, una sberla che spaventa Greco ma finisce alta. 44': Soleri riceve sulla linea di fondo e sembra chiuso da Gigli, dieci rosanero su undici tornerebbero indietro, Soleri no, scarta l'uomo e s'incunea nel cuore dell'area, alza gli occhi per vedere dove sta Brunori, ma non ce n'è bisogno, Gigli lo trattiene da dietro e l'arbitro fischia. Rigore: batte Brunori, calcia forte di destro ed è il 2-2. Il forcing finale del Potenza non cambia il risultato. Disfatta evitata in extremis, decollo rinviato ancora una  volta.

Potenza-Palermo 2-2

Marcatori: pt 28’ Romero; st 15’ Cuppone, 33’ Soleri, 45’ Brunori (rig.)

Potenza (4-3-1-2): Greco 6; Coccia 6,5 (24’ st Zampano 5), Matino 6, Cargnelutti 6,5, Nigro 6; Bucolo 6,5, Sandri 6 (37’ st Gigli 4,5), Zenuni 6 (47’ st Salvemini sv); Guaita 6 (24’ st Sepe sv); Romero 7 (37’ st Burzio sv), Cuppone 7.5. A disp.: Marcone, Uva, Vecchi, Koblar, Ricci, Costa Ferreira, Zagaria, Sepe. All.: Arleo 5.5

Palermo (4-2-3-1): Massolo 6; Doda 5 (1’ st Buttaro 6), Lancini 5,5, Marconi 6, Giron 5,5 (40’ st Crivello sv); De Rose 6, Dall’Oglio 5 (1’ st Odjer 5,5); Valente 6 (21’ st Floriano 5), Luperini 5,5, Felici 4,5 (1’ st Soleri 7,5); Brunori 6. A disp.: Pelagotti, Accardi, Silipo, Somma, Damiani, Fella, Perrotta. All.: Baldini 6

Arbitro: Panettella di Gallarate 6

Note: ammoniti Sandri, Nigro, Zenuni e Gigli per gioco scorretto, Valente per comportamento non regolamentare; angoli: 4-4, recupero: pt 1’, st 3’

 

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