PALERMO. L'Ave Maria suonata quando ha lasciato per l'ultima volta la casa dove era nata e cresciuta, la banda dietro la bara, portata in giro per tutto il quartiere prima di entrare in chiesa, una folla di persone distrutte dal dolore.
L'ultimo saluto a Giulia Mazzola, la bimba di 6 anni morta lunedì scorso in un terribile incidente stradale in via Arcoleo, è stato straziante, insopportabile per chi le voleva bene.
Un lungo corteo ha accompagnato il feretro nella chiesa di San Giuseppe Cafasso, a pochi metri dall'abitazione della famiglia Mazzola.
In migliaia hanno voluto rendere omaggio alla sfortunata bimba, amata e ben voluta in tutto il quartiere. Una tragedia così grande, così assurda da sembrare ingiusta.
Don Massimiliano Turturici, che ha celebrato i funerali, ha capito lo stato d'animo di tutti i presenti ai funerali: "La fede ci deve aiutare a capire, ad accettare quello che è successo. Per quanto sia difficile, per quanto sia ingiusto tutto questo. Anche per me trovare le parole è difficile, ma so che nella fede c'è la risposta a tutto questo. Pensiamo che nella sua breve esistenza Giulia ci ha insegnato a la gioia di vivere, e di questo dobbiamo esserne grati."
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