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Palermo, protestano i dipendenti Amap: «La magistratura faccia il suo, ma sblocchi gli stipendi»

Protesta questa mattina da parte dei dipendenti Amap davanti alla sede della prefettura di Palermo. Il sequestro finanziario dell'azienda municipalizzata acqua potabile ha portato al blocco degli stipendi e in massa i lavoratori hanno manifestato la loro preoccupazione: «Siamo molto preoccupati perché l’aggressione dei conti correnti di Amap ha determinato la non corresponsione degli stipendi ai dipendenti ma anche il rischio della sospensione del servizio perché, non essendo più in grado di poter operare, non possiamo far fronte alle spese gestionali che quotidianamente dobbiamo affrontare - spiega Maurizio Terrani, segretario regionale Uiltec Sicilia Palermo -. Questo è un prezzo che non possono pagare né i lavoratori con le rispettive famiglie ma neanche la cittadinanza, perché siamo alla vigilia della sospensione del servizio in tutti i 47 comuni della provincia».

I dipendenti, circa 700, chiedono il pagamento immediato degli stipendi e un’assicurazione sulla ripresa del servizio e capire quale sia il futuro di Amap. “Fermo restando che la magistratura deve fare il suo corso, noi chiediamo che vengano sbloccati i conto correnti per dare la possibilità ai lavoratori di percepire lo stipendio – afferma Nino Musso, coordinatore provinciale Filctem Cgil - perché la maggior parte di loro sono monoreddito per cui hanno a fine mese da pagare il mutuo e le utenze. Siamo qui anche perché chiediamo che Amap abbia la possibilità di pagare i fornitori perché nel momento in cui l’azienda non potrà più utilizzare i suoi fondi, verranno meno i fornitori e decadrà il servizio per tutti i cittadini. Si cominciano a fare avanti i privati ma Amap è un’azienda pubblica e il servizio in città e provincia deve continuare a rimanere pubblico».

Manifestano tutta la loro preoccupazione i dipendenti che temono di non poter mantenere la loro famiglia. «Lo stipendio che percepiamo per noi è di vitale importanza – dice Dario Basile – senza quello non possiamo andare avanti».

Nel video parlano Maurizio Terrani, segretario regionale Uiltec Sicilia Palermo - Nino Musso, coordinatore provinciale Filctem Cgil - Dario Basile, dipendente Amap

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