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Palermo, trovato in una stalla uno dei due pony della corsa con incidente: quattro denunciati

Ritrovato dai carabinieri uno dei due pony che hanno preso parte alla corsa clandestina in via Mongitore, nel quartiere Albergheria di Palermo. Una corsa che si è svolta in mezzo alle auto in transito e che è finita con un incidente e un ferito. Grazie alle indagini i carabinieri della compagnia Piazza Verdi, con il contributo dei carabinieri forestali del centro anticrimine natura di Palermo-nucleo Cites, hanno denunciato un 28enne palermitano, con l’accusa di maltrattamenti di animali e partecipazione a competizione non autorizzata tra animali. In totale sono quattro le persone denunciate (per maltrattamento di animali e competizioni non autorizzate) dalla polizia per la corsa clandestina di calessi culminata con lo schianto di uno dei due pony su un’auto in transito. Grazie al video che circolava su diversi social network e poi attraverso gli organi di informazione, gli agenti della squadra mobile hanno avviato le indagini per individuare i partecipanti alla gara clandestina.

Il video della gara era diventato virale sui social network. Era stata ripresa una competizione clandestina fra due pony che trainavano un calesse con a bordo due fantini in via Mongitore. Nel corso della gara uno dei due animali si era scontrato con un’autovettura. Grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza si è risaliti agli autori del reato.

Tra i vicoli del quartiere Ballarò è stata trovata una stalla, abusiva e sconosciuta ai veterinari dell’Asp, attigua a un magazzino, in cui era rinchiuso uno dei due pony: i carabinieri sono risaliti quindi al proprietario, sequestrando un calesse utilizzato per la corsa clandestina. Il pony, visitato da personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria dell’Asp di Palermo, non presentava ferite evidenti, era sprovvisto di documentazione sanitaria e microchip, ed è risultato compatibile con il cavallo coinvolto nell’incidente avvenuto durante la corsa. L’animale è stato dunque sottoposto a sequestro sanitario e trasportato, con un mezzo del corpo forestale della Regione Siciliana, all’istituto zootecnico sperimentale per la Sicilia di Palermo, dove è stato affidato a personale specializzato che procederà all’identificazione dell’animale e all’effettuazione delle necessarie analisi per valutarne le effettive condizioni di salute.

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