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"Li chiamano barboni e vagabondi, per me sono fratelli": l'insegnamento di Biagio Conte

"La Missione nasce dalla strada, nasce alla stazione, tra i vagoni e le sale di aspetto, nasce per aiutare quelli che la società lascia indietro, emargina, tiene agli angoli. Li chiamano barboni, alcolisti, vagabondi, stranieri. Io ho sentito nel cuore di chiamarli fratelli. È nata una casa che accoglie tanti di loro".

Così diceva Biagio Conte quando gli si chiedeva come è nata la Missione speranza e carità. Le sue parole riecheggiano in questo video che in pochi minuti sintetizza quello che ha fatto per i poveri e per gli ultimi a Palermo.

La sua è stata una vita spesa per aiutare chi viveva in una condizione di disagio, di difficoltà. E oggi la sua morte lascia un vuoto profondo a Palermo, soprattutto. Mancheranno i suoi appelli, le sue battaglie. Come quella del 2018 quando, dopo la morte di alcuni senzatetto nelle strade del capoluogo, in segno di protesta contro la povertà decise di dormire in strada, sotto i portici del palazzo delle Poste centrali, iniziando uno sciopero della fame durato dieci giorni. Dopo quella protesta, la Regione finanziò l'ampliamento della struttura di via Decollati.

Ma anche in questi suoi ultimi giorni di vita, pur gravemente malato, era tornato a lanciare appelli alle istituzioni per aiutare la missione che aveva fondato nel pagamento delle bollette e delle spese necessarie per garantire l'assistenza agli indigenti.

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